Elezioni Acri, Zanfini e Cofone sottoscrivono il “Patto di legalità” – VIDEO

Si è svolta questa mattina, nei locali del Caffè letterario, una conferenza stampa congiunta convocata dai candidati alla poltrona di primo cittadino Natale Zanfini e Angelo Cofone. L’incontro, al quale non era invece presente il sindaco uscente Pino Capalbo, si è tenuto per sottoscrivere il “Patto di legalità”, un documento inizialmente proposto da alcuni consiglieri di minoranza, teso a garantire una campagna elettorale «senza condizionamenti ed influenza alcuna, evitando – si legge nel testo del documento – che i candidati sindaco, le rispettive liste ed i singoli candidati possano beneficiare di favoritismi elettorali per l’appartenenza all’una o alle altre coalizioni».

Secondo Angelo Cofone, con l’adesione al patto di legalità si garantirebbero «quei principi basilari di democrazia e di libertà di voto che danno la garanzia di una libertà di scelta di tutti i candidati e dei cittadini acresi». «Io ho già aderito al documento redatto da alcuni consiglieri di opposizione – dice -. Successivamente anche Zanfini ha dato il suo placet ad un patto per la legalità pur distaccandosi dall’iniziale documento, ma sempre basandosi sui principi di libertà e auto determinazione».

Secondo quanto afferma Cofone diversi candidati della coalizione Capalbo «qualora dovessero essere eletti, si ritroverebbero in una situazione di incompatibilità».

Il riferimento del candidato a sindaco del M5S e Sinistra Italiana è nei confronti di alcuni aspiranti consiglieri «che hanno dei contratti a tempo determinato con l’attuale amministrazione e che qualora eletti si ritroverebbero di fronte a un incrocio». «Sarebbe stato opportuno – conclude Cofone – evitare certe candidature».

Cofone e Zanfini hanno dunque deciso di sottoscrivere il patto di legalità trovando invece «la volontà contraria del sindaco uscente».

Zanfini si ritrova sulla stessa lunghezza d’onda di Cofone. Il candidato della coalizione Civica Acrese aggiunge: «Non entro nel merito delle candidature che sono tutte legittime – dice Zanfini – ma mi chiedo se sono opportune o meno. Io ho evitato di candidare persone che potevano avere rapporti diretti o indiretti con il Comune, ho evitato di candidare persone che potrebbero essere “chiacchierate” e persone che in passato hanno avuto problemi di legalità». Dal no di Capalbo nel firmare il “Patto di legalità” passerebbe anche il probabile rifiuto di Natale Zanfini e Angelo Cofone a confrontarsi in un dibattito pubblico con il sindaco uscente: «Nel momento in cui aderisce (riferendosi a Capalbo ndr) al patto di legalità e convoca un Consiglio comunale pubblico – dice Zanfini – io sono pronto a qualsiasi confronto pubblico. Altrimenti niente».

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