Dimensionamento scolastico, Forza Italia critica duramente l’Amministrazione Capalbo

Di Forza Italia Acri 

Il partito di Forza Italia di Acri, dopo aver preso visione della Delibera di Giunta Comunale n. 162 del 15-09-2023 “Allegata alla presente riguardante la proposta per la programmazione della rete scolastica delle istituzioni scolastiche del II ciclo di istruzione secondo gli “Indirizzi regionali per la programmazione e la definizione del dimensionamento della rete scolastica dell’offerta formativa – Linee Guida per il triennio 2024/2025 – 2026/2027” approvati con delibera di Giunta Regionale n. 36 del 21.07.2023, comunica quanto segue:

Avendo rilevato la seguente affermazione all’interno del corpo della delibera: PRESO ATTO, inoltre che non vi è stato alcun riscontro da parte dell’Istituto Superiore IPSIA-ITI Acri e dall’ Istituto d’Istruzione Superiore Liceo Scientifico “E. Siciliano” di Bisignano”, e che ha indotto la Giunta a Deliberare senza tenere conto della proposta esplicitata dall’IIS “IPSIA-ITI” di Acri…

Entrando nel merito della questione, a noi di Forza Italia risulta che l’Istituzione Scolastica l’IIS “IPSIA-ITI” ha inviato mezzo pec nei termini richiesti, la proposta elaborata e votata all’unanimità dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Istituto rispetto al dimensionamento scolastico.

Invitiamo urgentemente per quanto su esposto, la Giunta Comunale a prendere in esame la proposta inoltrata dall’IIS “IPSIA-ITI” di Acri ed a tener conto della stessa anche in riferimento ai Criteri per la programmazione della rete scolastica delle Istituzioni del II ciclo di istruzione (punto 3.1.3 delle Linee Guida per il triennio 2024-25 / 2026-27), favorendo la costituzione di “Poli tecnico-professionali”, attraverso l’aggregazione di Istituzioni scolastiche che erogano indirizzi di studio, articolazioni e opzioni omogenei e coerenti fra di loro e stimolando la riorganizzazione degli Istituti di Istruzione Superiore (IIS) che presentano indirizzi/articolazioni/opzioni afferenti a percorsi formativi eterogenei (percorso liceale, percorso tecnico e percorso professionale) e che non raggiungano la soglia minima indicata per l’autonomia.

Infine, e non per ultimo, tenendo conto dell’impatto che potrebbe avere sul territorio un polo tecnico-professionale rispetto alla filiera produttiva dell’intero comprensorio.