Carenza idrica ad Acri, Fi: «Il PSI risponde al nostro articolo sull’acqua… senza parlare dell’acqua»
«FI al PSI: ma ci fate o ci siete? Scrivere sotto dettato (o imposizione) è dura e si sa, ma scrivere “a vanvera” soprattutto se si ricoprono incarichi pubblici e farlo a nome di un partito, lo è ancor di più. Il PSI risponde al nostro articolo sull’acqua… senza parlare dell’acqua!. Probabilmente, nella foga di obbedire agli ordini, non hanno nemmeno letto quanto abbiamo scritto. Ma teniamo il punto: ad Acri manca l’acqua, da giorni, ed è una vergogna senza fine! 7 anni di amministrazione Capalbo in cui non si è trovata nessuna soluzione (e non ci sono state nemmeno proposte) ad un problema che si ripresenta ciclicamente». È quanto si legge in una nota di Forza Italia Acri.
«Ma se ti chiedono “che ora è?” e rispondi: “mi piace la pastasciutta”, allora o lo fai con dolo o sei la marionetta di qualcuno che sta al di sopra.
Dell’ospedale abbiamo detto, abbiamo scritto, e ci ritorneremo: leggere con attenzione dovrebbe essere tra le facoltà di chi amministra, ma ormai non ci meravigliamo di nulla. Bisognerebbe poi comprendere anche quali sono i ruoli ed i compiti di ognuno: non spetta all’opposizione governare e realizzare il vostro programma elettorale, che nel caso specifico non c’era e non c’è, differentemente da quanto avevamo proposto noi. Potevate magari prendere in prestito le nostre proposte anche in questo caso».
«La barzelletta più bella è che se qualcosa di positivo riuscite ad ottenere (molto ma molto di rado) è ovviamente merito dell’amministrazione comunale, che in quel caso è competente in materia, mentre tutto quanto non realizzato, viene scaricato sugli enti sovracomunali, e magari anche sull’opposizione, che (lo vogliamo ricordare a chi fa finta di non saperlo) non ha nessun potere decisionale. Prendete atto del vostro fallimento e chiedete scusa alla città.
Ad Acri manca l’acqua! Alle famiglie, alle scuole, ai bambini a persone anziane e con disabilità, manca l’acqua, UN BENE PRIMARIO! In primis, con un minimo di umiltà dovreste chiedere scusa alla popolazione, poi cercare soluzioni se ne avete le capacità, ed infine, dopo aver letto, e compreso rispondere sul tema».