Time Gate, l’Unical diventa teatro di un romanzo
Stefania Di Biase con “Time Gate” – edito da Rossini – ha scritto un romanzo tra il fantasy e la formazione, ambientato nell’ateneo dell’Unical. Un romanzo interessante che scava nel profondo dell’animo umano, ma riesce anche a strappare emozioni lungo il cammino delle pagine e le storie dei protagonisti.
L’autrice, abilmente, usi lo scorrere del tempo, incollando il lettore alle pagine e alle tematiche. Sono seminate, in tutta l’opera, infatti delle pietre d’inciampo, che ora proponendo soluzioni scientificamente convincenti, ma non comprensibili a prima lettura, ora dando lapidari giudizi, crei una suggestione tipica dell’invenzione letteraria del thriller. Il tempo apparrà ossigeno levato pian piano fino a sfruttare ogni respiro e reputarlo unico introducendo un’altra metafora sulla quale ci perderemmo piacevolmente, che è quella della vita che scorre e il suo senso.
La trama è ricca di spunti.
La professoressa Rossi dell’Unical ha un conto in sospeso con il passato. Grazie al suo fido assistente l’ing Luigi Luzi riuscirà a costruire una macchina del tempo che le darà la possibilità di ritornare al 2009 anno in cui, secondo i suoi calcoli è cambiata irrimediabilmente la sua esistenza. Ma un tale marchingegno non potrà rimanere segreto per sempre. Aise, RGB e Mossad infatti terranno d’occhio l’Unical che si troverà al centro di contese internazionali che rischiano di mandare a monte l’intero progetto della prof.
Dentro questa cornice il 2033 ed il 2009 vanno arricchendosi di personaggi e di storie che si intrecciano e si innestano fra loro fino a creare una trama mai banale e dal finale inaspettato.
Sarà un viaggio con i personaggi e dentro i personaggi. Vedremo infatti cosa frullerà in testa alla prof mentre cerca il coraggio di compiere la sua missione. Seguiremo i battiti del cuore di Dora che si troveranno contesi tra due ragazzi, totalmente diversi fra loro e che suscitano in lei emozioni diametralmente opposte ma terribilmente simili. Vivremo l’irrequietezza e la spregiudicatezza di Paolo che nonostante i suoi 21 anni di batoste ne ha prese già parecchie dalla vita.
Scopriremo cosa passa nella testa di un agente segreto mentre deve giostrarsi tra ciò che è giusto e ciò che va fatto, perché non sempre le due cose coincidono.
Soffriremo insieme a Valente che dovrà combattere con i pregiudizi legati all’essere omossessuale e tanto altro ancora.
Coprotagoniste della narrazione la tecnologia e la scienza, alleate imprescindibili quando si vuole scrivere di futuro e di nuove scoperte.
Ed in ultimo, ma non per importanza, i luoghi in cui Time Gate è ambientato li riscopriremo sotto una luce diversa, nuova, inaspettata.
Il volume sarà presentato a Castrolibero il 4 dicembre