Perchè si abbattono i platani ad Acri.

di Flavio Sposato

Secondo la nostra tanto bistrattata (dagli attuali “Statisti” al potere) Costituzione, l’interesse collettivo viene prima dell’interesse del singolo, ma da noi non è così; non lo è per gli attuali governanti e non lo è stato per quelli precedenti. In Italia dietro la gestione della cosa pubblica si celano, sempre più sfacciatamente, gli interessi di privati che possono contare sul   beneplacito dei governanti di turno.
Ad Acri oggi continua l’abbattimento dei platani di via Scervini e Capalbo. Perché si abbattono i platani? Non certo perché hanno arrecato danno ai marciapiedi, a questo credono solo gli allocchi, altrimenti le migliaia di platani di Roma o di Parigi avrebbero avuto la stessa sorte, no! I platani di Acri si abbattono molto più concretamente per soddisfare interessi , a volte legittimi, quasi sempre inconfessabili.
I platani di Acri si abbattono perché qualcuno guadagnerà facendolo e bisogna soddisfare il più possibile i propri elettori (a proposito che fine ha fatto la legna degli alberi già abbattuti? Non ci risulta sia più in capo al Comune, per caso ha preso strane vie? non c’erano famiglie bisognose a cui donarla per riscaldarsi questo inverno?)
Perché le foglie in autunno sporcano il giardino ed il portone di qualche cittadino.
Perché fanno ombra a qualcuno.
Perché bisogna dare visibilità alle attività commerciali.
Perché sono un bene collettivo e quindi di nessuno.
Pubblichiamo alcune foto di strade di Roma, “piccolo paese del centro Italia”, dove non hanno capito niente di come si trattano gli alberi, proponiamo di suggerire loro la ricetta degli “illuminati” amministratori Acresi!

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