Olè!

di Franco Bifano

A leggere  le prime pagine di tutti i “grandi” giornali o gli articoli di quei  giornalisti con la lingua  più lunga  della cravatta, eravamo convinti che con l’arrivo di super Mario,  ci sarebbe stata un’autentica  “rivoluzione”. Quella che avrebbe  portato a galla tutta l’insensatezza delle  misure adottate da Conte, Premier notoriamente  brutto, sporco e  cattivo.

 Ovviamente, sono quei giornali “vampiro”  che continuano a  succhiare  ancora   milioni di euro di soldi  pubblici, grazie alla proroga al taglio sull’editoria  rinviato fino  al 2023 proprio da Draghi. 

A sentir loro, le cose sarebbero andate così:

– niente più  DPCM;

– niente più l’Italia divisa con i colori;

– niente più chiusure per ristorati, piscine, palestre e centri estetici;

– niente più divieti di mobilità tra le Regioni;

–  niente più rinunce ai soldi del MES;

–  niente più Recovery  Plan  scritto con i piedi. (riscritto da Super  Mario in persona);

– niente più discriminazione per il Sud;

–  niente più Pasqua in casa.

–  niente più cinema e teatri chiusi;

–  niente più ritardi nei ristori.

Ora,  nonostante tutte le  prime pagine, e decine di articoli estasiati che hanno  sommerso    Mario Draghi di inchiostro e bava,   le nuove misure non solo sono uguali alle precedenti, ma alcune sono state addirittura inasprite.

 Ad esempio, i “famigerati”  DPCM,  sono rimasti. Tra l’altro, la  Corte Costituzionale  li ha dichiarati in linea con la Costituzione. Con buona pace quindi di tutta la ciurma di costituzionalisti da bagnomaria, che hanno vomitato  inesattezze a raffica.

L’Italia, contrariamente a quanto si diceva, è  rimasta  divisa a  colori,  in alcuni casi gli stessi sono stati  “rafforzati”. Piscine, palestre, centri estetici restano ancora chiusi.  Chiudono, nei giorni prefestivi e festivi, persino i Centri Commerciali. Cosi come, per allinearsi al nuovo DPCM,  devono chiudere   i ristoranti anche a mezzogiorno.  Possibile che adesso  va tutto bene e  nessuno si lamenti?  Strano.

Persino il  Recovery Plan  non sarà  scritto da Draghi, ma (udite, udite!!) il Governo dei migliori  si è affidato a una  “chiacchierata” società  Americana. I giornaloni che cosa dicono? Niente!

Pasqua e  pasquetta la faremo a casa? Bene, tutti  muti! Il Sud diventa  protagonista? Forse,   intanto però  il  Ministro per il Mezzogiorno  Mara Carfagna  (sia sempre lodata!) è stata esclusa dal comitato green e digital,  funzionale in chiave Recovery plan.  Però  nessuno ha aperto bocca.

Infine i ristori,   pur essendo già stanziati ben 32 miliardi  al momento,  restano  al palo. Tuttavia,  nessuna protesta.

L’annunciata rivoluzioni che fine ha fatto, dunque? al momento  non pervenuta! 

Discorso a parte   meritano invece  i due “cazzari” legati dal comune nome evangelico.

Quello verde, con la sua ben nota coerenza e in felpa d’ordinanza, prima pretendeva   l’immediata  l’apertura di tutte le attività.  Oggi, indossato  il saio francescano,  predica nel sacro nome di Mario   l’immediata chiusura di tutti. I commercianti  ringraziano  il frate  cappuccino  augurando commossi “ pace e bene ”.

Il cazzaro toscano, abile “stratega” della politica,  è riuscito nella doppia impresa  di far ritornare il Italia Erico Letta e di farlo  eleggere all’unanimità   Segretario del PD, ed è ormai sparito dalle prime pagine di tutti i  giornali. Quando non è impegnato a intervistare pericolosi Principi,  conduce, sulla sua  pagina   social una  personale “battaglia” in favore di Draghi. Scrive quotidianamente  post che puntualmente ricevono valanghe di insulti e commenti ironici, ma lui  non demorde.  A chi lo “sfancula”, toglie la possibilità di fare  commenti ai post  successivi continuando  ad andare   avanti a testa bassa,  come  un toro davanti al drappo rosso del torero.  Daje Mattè! Ormai sei un mito, Olè!!