Il rapporto della Musica con l’uomo: omaggio a Ennio Morricone.

Di Alessandra Gallo


“La musica è intangibile, non ha sembianze, è come un sogno” -Ennio Morricone


Successivamente alla scomparsa dell’artista sopraccitato, che ha lasciato un grande vuoto nel panorama artistico italiano, ho deciso di scrivere queste righe.
Molto spesso tematiche come la musica non vengono valorizzate abbastanza, infatti ci si dimentica che questa non è solo intrattenimento e divertimento ma anche un mezzo di riflessione e formazione. Essa è una delle più grandi creazioni dell’uomo: tocca la sua anima e lo aiuta a manifestare le sue emozioni. Basti pensare che, fin dalle origini dell’uomo, la musica ha sempre esercitato un ruolo molto importante adattandosi alle diverse situazioni storico-sociali: dagli studi di filosofi come Aristotale e Pitagora, alla musica Pop/Rock odierna. Oggi la musica è la colonna sonora della nostra vita: è vita, è calore, è energia, è felicità, è tutto e niente.. una medicina senza effetti collaterali. Spesso si usa la musica per evadere dal proprio standart di vita; cerchiamo in lei un sostegno. La musica piace, fa sognare, fa emozionare ed è una delle prime cose si impara ad apprezzare. La musica aiuta, si “prende cura” dell’ascoltatore, diventa una casa. E’ evidente, quindi, che questo tema si trovi alla base della vita di ogni individuo. A questo punto diventa fondamentale evidenziare l’aspetto educativo della musica, ognuno di noi può infatti assimilare tramite questa dei messaggi semplici ma significativi che troppo spesso tendiamo a trascurare nella nostra quotidianità. A tal proposito si può fare riferimento al maestro Morricone, grande compositore italiano. Le sue colonne sonore hanno accompagnato ed emozionato intere generazioni, lanciando messaggi significativi attraverso storie originali e coraggiose. Le sue melodie non rubano la scena, ma esercitano una piacevole attrazione costante sull’ascoltatore, che ci scivola dentro per intero: la magia tradotta in musica. Citando il capolavoro di Bertolucci, Novecento, si può arrivare a capire il meraviglioso potere che la musica porta con sè. Morricone dedicò molto spazio e tempo alla colonna sonora di questo film: troviamo un brano che inizia con grande lentezza e va in costante ascesa, prendendo l’ascoltatore in braccio e trasportarlo in tutto lo spettro di sensazioni del film, tra gloria ricercata e eventi che cambiano i destini delle persone. In quattro minuti di musica c’è tutto quello che una grande storia può trasmettere, e senza il quale una grande storia non smette di essere grande. E’ questo che è stato Ennio Morricone per il cinema, e per la vita.
“La musica esige che prima si guardi dentro se stessi,poi che si esprima quanto elaborato nella partitura e nell’esecuzione. Il risultato di questo lavoro raggiunge chi lo ascolta.”