ASP(ettate)

di Franco Bifano

Dire che la sanità calabrese sia come uno di quei camion enormi al seguito di un circo sgangherato, adibito al trasporto di nani, ballerini, illusionisti e giocolieri non è una novità. Tuttavia, è sorprendente come questo ambito che, non dimentichiamolo, assorbe oltre il 70% delle risorse del bilancio regionale, ogni volta riesca a stupirci negativamente. Siccome al peggio non c’è mai fine si scopre, grazie ancora una volta all’intraprendenza dei giornalisti della trasmissione televisiva di RAI2 “Titolo V” – la TGR regionale non riuscirebbe invece a trovare nemmeno i funghi in Sila! – che nella lista che consente l’accesso prioritario alla vaccinazione delle persone fragili, stilata dalla ASP di Cosenza, sono state vergognosamente inserite tre patologie non gravi, (Nanismo ipofisario, Tiroide di Hashimoto, broncopneumopatia “moderata”) che non rientrano in quelle previste nella tabella del Ministero della Salute.
Il nuovo Commissario della ASP, sostiene, come a suo tempo fece l’ex Ministro Scaiola per l’acquisto di una casa a lui intestata, che sia stato fatto tutto a sua insaputa. Il Commissario della Sanità Longo dice di non saperne un bel niente. Allegria! Siamo in Calabria, avrebbe detto il grande Mike Buongiorno. Terra dove le ASP possono permettersi il lusso non solo di non redigere bilanci ma , addirittura, di tenere la contabilità oralmente, cioè a parole.
Sta di fatto che questa è l’ennesima operazione abietta fatta dalla ASP cosentina che va ad aggiungersi alla già scandalosa lista che comprende concorsi truccati, bilanci opachi, carriere agevolate alle amanti.
Negli uffici si “studiano” strategie, si fanno alchimie amministrative per creare corsie preferenziali e consentire agli amici degli amici di saltare la fila e vaccinarsi prima degli altri, senza averne il diritto. Questo modo di fare criminale avviene a discapito dei nostri nonni e delle persone fragili, che intanto muoiono o comunque rischiano la vita, in quanto private della indispensabile dose di vaccino. Ignobile!
Proprio mentre si penalizzano le persone fragili, a Gimigliano un anziano di 85 anni invalido di guerra, da a tutti noi una grande lezione di generosità. Rinuncia alla sua dose di vaccino a favore di una ragazza di 23 anni, paziente oncologica.
C’è poco da fare, l’animo nobile o ce l’hai, o non te lo puoi mica inventare!
La nostra Regione è ultima in quasi tutto. Eppure, in alcuni campi siamo i primi. Siamo primi della classe, ad esempio, in fatto di cosche di ‘ndrangheta, e persino nel numero di amministratori corrotti, incapaci o affetti da “nanismo amministrativo”. Ecco, questi ultimi, approfittando delle tre patologie impropriamente aggiunte nella lista della ASP di Cosenza, dovrebbero vaccinarsi prima di tutti. Meglio non farli aspettare, non vorremmo che proprio questi strabilianti “fenomeni” si ammalassero di COVID!
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