Acri, sicurezza in città. Feraudo: «Intervenire prima che sia troppo tardi»

di Nicola Feraudo – Consigliere comunale di Acri

Atti vandalici, azioni dolose o bravate di ragazzini? Non sappiamo cosa ci sia dietro a quanto accaduto ad Acri nelle ultime settimane, ma di certo c’è che l’incendio dell’albero in Piazza Purgatorio, prima, e la Croce in fiamme in Piazza Sprovieri, poi, rappresentano episodi, fino ad oggi inediti nella nostra comunità, che minano la tranquillità e la serenità oltre che la sicurezza a cui noi cittadini siamo abituati.

Premessa, a scanso di equivoci, la ferma condanna di tali gesti, per i quali i responsabili meritano una sanzione esemplare, mi tocca evidenziare, però, ancora una volta, in qualità di Consigliere comunale, l’inerzia di chi dovrebbe garantire la sicurezza urbana.

Ad oggi, infatti, il Sindaco, unico soggetto legittimato a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine a nome dell’Ente comunale, si è limitato a pubblicare un post sui social con cui auspica che, partendo dal basso, i cittadini vengano educati al rispetto del patrimonio del nostro territorio, senza tuttavia sporgere denuncia alle autorità competenti, nonostante i 38 giorni trascorsi dall’incendio in Piazza Purgatorio.

Poca cosa rispetto alla gravità dei fatti, sicuramente insufficienti per individuare, identificare e punire gli autori di questi deplorevoli gesti che dovrebbero rispondere dei danni provocati. 

Al fine di prevenire simili episodi, auspico che l’Amministrazione, dopo avere senza ulteriore indugio denunciato i fatti alla magistratura, ripristini con immediatezza il sistema di videosorveglianza così da potenziare il controllo del territorio mediante le telecamere installate, ma non funzionanti. Soluzione, questa, che sarebbe un efficace deterrente per garantire ai cittadini quella sicurezza che oggi appare compromessa.