Acri, picchiava la compagna e la costringeva a rubare. Arrestato 30enne
I Carabinieri di Acri hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura coercitiva della custodia cautelare in carcere, nei confronti di un trentenne acrese.
L’attività d’indagine intrapresa dai militari della Stazione di Acri, ha consentito di far emergere un quadro allarmante di soprusi perpetrati dall’indagato nei confronti della giovane compagna e madre di due figli minori. Tale quadro era costituito da una situazione di sistematica sopraffazione, fisica e psicologica, fatta di offese verbali, mortificazioni, percosse, minacce di morte e gravi limitazioni della libertà della giovane donna. Il tutto avveniva sotto gli occhi innocenti dei figli minori
La vicenda trae origine nell’agosto del 2018, quando la donna ha raccontato agli investigatori episodi di brutali aggressioni fisiche da parte del compagno, aggressioni che hanno costretto la stessa ad abbandonare l’abitazione per trasferirsi a casa dei suoi genitori. Anche in quel caso la violenza non tardava ad arrivare poiché l’uomo, preso dalla forte gelosia, giunto a casa dei genitori, l’ha picchiata in presenza della madre e della figlia minore.
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