OPINIONI | Tiepida, insipida e incolore
DI FRANCO BIFANO
Quelli che stiamo vivendo sono giorni di grande concitazione politica. La città è in fermento. C’è molta attenzione sulle interessantissime proposte dei candidati alla poltrona di sindaco. In piazza, nei quartieri, nei bar non si parla d’altro. L’interesse è palpabile. Il confronto tra le forze in campo è serrato e costante. I potenziali consiglieri comunali si stanno dando un gran da fare nell’esporre le loro idee su come gestire in maniera oculata e trasparente la cosa pubblica.
I tre candidati, pronti a rivestire la carica di primo cittadino, si sono presentati agli elettori non più con quel rivoltante libretto dei sogni, ovvero l’inutile programma zeppo di promesse fantasmagoriche irrealizzabili. Ma, finalmente, hanno proposto una serie di progetti concreti, che, una volta realizzati, consentiranno il rilancio delle ambizioni della nostra città. Tutti, ad esempio, hanno posto particolare attenzione al delicato tema dell’emigrazione giovanile. Per questo hanno messo in campo idee innovative per agevolare il loro percorso di studio e contestualmente facilitarne il rientro. Lo hanno fatto con la consapevolezza che un paese che rinuncia alle proprie migliori risorse è un paese che non ha futuro.
Nei numerosi confronti faccia a faccia, che si sono svolti nelle varie piazze il confronto è stato serrato, a tratti aspro ma civile. I toni inevitabilmente accessi, utili però per ribadire le tante idee e come realizzarle. I cittadini, sempre più numerosi che vi hanno assistito, hanno avuto l’opportunità di valutare le diverse proposte politiche e le brillanti idee messe in capo. Dal come risolvere la questione della mancanza d’acqua, al rilancio delle attività produttive. In particolare però hanno apprezzato le tante idee su come utilizzare al meglio le risorse del PNRR destinati ai Comuni. Adesso abbiamo tutti le idee più chiare e la consapevolezza che, chiunque vinca le elezioni, la città sarà destinata a diventare un modello virtuoso che potrà, sia pure faticosamente, prendere il volo verso un nuovo futuro, brillante e prospero. Alleluia!!
Ecco, questo è quello che mi sarebbe piaciuto scrivere su questa campagna elettorale. Invece, per quanto visto e sentito, la stessa appare tiepida, insipida, e incolore. Un po’ come quelle minestre rimaste per settimane in frigo riscaldate e servite per l’occasione.
Tuttavia, mancano ancora dieci giorni (pochi) alle elezioni. Forse c’è ancora speranza. Meglio essere ottimisti!