OPINIONI | La scuola mette le ali

DI FRANCO BIFANO

Un sole estivo illumina Anzio, la bella città sul mare distante appena un’ora di treno da Roma. Per fortuna, una leggera brezza marina rende gradevole la temperatura. Nel cielo i gabbiani disegnano traiettorie imprevedibili prima di planare con eleganza sulla riva.  A gennaio del 1944 su queste spiagge sbarcarono le truppe alleate pronte a   liberare l’Italia.

Oggi nella città laziale sono “sbarcati”, con i loro colorati autobus, 300 studenti e i loro insegnati per il primo Festival Nazionale del dialogo filosofico. Un “esercito” allegro, vivace e rumoroso, avanguardia di una pedagogia rivoluzionaria destinata, in un futuro si spera non troppo lontano, ad arricchire la didattica della scuola italiana. 

Intanto, per l’occasione i ragazzi di ogni ordine e grado sono state accolti nell’Istituto Comprensivo “Giovanni Falcone” da un lungimirante Dirigente Scolastico. Sono ancora pochi (purtroppo) i Dirigenti che guardano otre gli “steccati”, molti restano dei burocrati preoccupati più della forma che della sostanza. Forse è anche per questo modo di intendere la scuola che tanti studenti, ancora oggi, si perdono per strada.

La due giorni di incontri inizia al suono della musica tribale, in compagnia di uno scatenato gruppo etnico. 

I saluti istituzionali, che arrivano dal palco allestito nell’enorme giardino della scuola, sono l’occasione per le diverse scolaresche per ritrovarsi tutti insieme e conoscersi. La Calabria è presente con due istituti: l’Istituto comprensivo “Don Bosco” Cantinella di Corigliano e l’IPSIA -ITI di Acri. Subito dopo i saluti c’è “liberi tutti” fino all’ora di pranzo, con l’intervallo molto apprezzato della pausa gelato. 

Il pomeriggio è dedicato interamente alle sessioni di ricerca filosofica.

Finalmente il pensiero è libero di volare o di navigare visto che siamo su una enorme finestra affacciata sul mare. Si formano ben diciannove gruppi per discutere e confrontarsi sull’ecologia.

Per il resoconto degli incontri si ritorna sul palco per condividere le riflessioni e le idee con tutti. Anche i più piccoli diventano protagonisti dimostrando persino disinvoltura davanti al microfono. 

La seconda giornata del Festival vede, invece, protagonisti pedagogisti e docenti, nell’elegante Villa Corsini-Sarsina sede del Consiglio Comunale di Anzio. 

Tema del confronto è “Filosofia della cura e educazione”. 

Adesso toccherà ai presenti al Convegno prendersi cura di questa e delle altre generazioni di ragazzi, peraccompagnarli in questo  nuovo quanto sovversivo processo educativo che da Anzio sembra  ormai aver spiccato il volo.