“I furbetti del vaccino”. Il consigliere Feraudo non diffamò la madre del sindaco e la moglie dell’assessore Gabriele
Il GIP presso il Tribunale di Cosenza, dott. Salvatore Carpino, ha disposto l’archiviazione del procedimento che era scaturito dalla querela presentata dal sindaco Capalbo Pino, da sua madre Capalbo Carmela, dall’assessore Gabriele Amedeo e dalla moglie di questi Gaccione Annunziata, tutti difesi dall’avv. Franz Caruso, nei confronti dell’esponente dell’opposizione consiliare di Acri Maurizio Feraudo.
I fatti risalgono al mese di marzo 2021 allorquando il Feraudo, sollecitato da più cittadini, aveva denunciato sulla stampa locale, con un articolo dal titolo “I furbetti del vaccino”, che ai due prossimi congiunti, rispettivamente del sindaco e dell’assessore, fosse stato somministrato il vaccino anticovid senza averne diritto.
Da qui la querela per diffamazione a mezzo stampa da cui è scaturito il procedimento penale a carico dell’avvocato Feraudo, in relazione al quale per ben due volte il PM ha avanzato richiesta di archiviazione ed avverso cui, entrambe le volte, le presunte parti offese hanno proposto opposizione. Il Tribunale ha ritenuto che la pubblica denuncia del Feraudo abbia concretizzato l’esercizio di una “critica politica” non finalizzata alla aggressione della sfera morale dei denuncianti.
Si è chiusa, così, una tortuosa vicenda politico-giudiziaria che ha escluso ogni responsabilità penale in capo al consigliere comunale di opposizione il quale, dicendosi soddisfatto dell’esito del procedimento, ha ringraziato l’avvocato Pierluigi Pugliese, del Foro di Cosenza, la cui tesi difensiva, incentrata sulla infondatezza della incolpazione proposta in querela, è stata trasfusa dal Gip nel decreto di archiviazione emesso all’esito della odierna udienza camerale.