Emergenza incendi, Acri brucia: evacuate 50 famiglie

Da circa 24 ore un vasto incendio sta interessando, su quattro diversi fronti, parte del territorio del Comune di Acri nel Cosentino. Le fiamme divampate per cause in corso di accertamento (si ipotizza la natura dolosa) nella serata di ieri, stanno interessando una zona boschiva in località “Caccia” a pochi passi dal centro abitato e dall’anfiteatro comunale.

Il rogo che sta divorando la fitta vegetazione, ha anche costretto l’Anas alla chiusura al traffico un tratto della Strada statale 660 lambita dalle fiamme. Chiusa anche la strada comunale che dal centro abitato di Acri porta alla popolosa frazione di Là Mucone.

Per tutta la notte scorsa i Vigili del fuoco, i volontari del Gruppo di Protezione Civile e squadre di Calabria Verde hanno lavorato per circoscrivere il fronte del fuoco e dalla mattinata sono intervenuti anche alcuni mezzi aerei e l’autobotte comunale. Sul posto anche gli uomini della Polizia Municipale ed i carabinieri che stanno valutando possibili evacuazioni di alcune abitazioni.

Ad aggravare la gestione nelle operazioni di spegnimento le folate di vento che hanno determinato una facile estensione delle fiamme. Mentre una coltre di fumo e una pioggia di cenere sta rendendo irrespirabile l’aria su tutta la città. I vigili del fuoco stanno tenendo sotto controllo alcune case in località Là Mucone dove alcuni ruderi sono stati arsi dalle fiamme. Sul cielo di Acri, in questo momento, stanno volando due Canadair e un elicottero.

È iniziata da poco l’evacuazione di molte famiglie dall’area interessata dall’incendio. Secondo quanto appreso, il sindaco ha firmato un’ordinanza per lo sgombero di 50 nuclei familiari. L’incendio si sta avvicinando pericolosamente alla città. C’è molta preoccupazione da parte dei cittadini e degli amministratori.

Contattato telefonicamente attorno alle 22.00, il sindaco Pino Capalbo ci ha confermato della criticità della situazione: «Sono 6 gli incendi attivi e pare chiara la natura dolosa – afferma – con la notte è impossibile utilizzare i mezzi aerei. Ho contattato la Prefettura ed il presidente Spirlì per chiedere supporto. Con i soli mezzi comunali non riusciamo a domare le fiamme». Capalbo, in questo momento all’interno del Coc ha chiesto aiuto anche ai Comuni limitrofi: «Sono in arrivo autobotti da Rende, Luzzi, San Marco Argentano e Spezzano della Sila»

«A causa del vento che ha cambiato continuamente la direzione delle fiamme la situazione è divenuta man mano critica», commenta cosi il vicesindaco di Acri Mario Bonacci. «Anche l’uso dei canadair e degli elicotteri è stato in parte vanificato, proprio a causa del vento che ha soffiato nel corso delle ultime ore». Il Comune sta chiedendo anche il supporto della Regione: «Stiamo chiedendo aiuto anche ad altri Comuni – commenta Bonacci – il sindaco è in continuo contatto con Spirli e con la protezione civile. Il problema che oggi ci sono stati e ci sono un numero ingente di incendi anche in territori limitrofi».

Fonte LaC News24