Calcio, mister Perri dopo le dimissioni: «Scelta sofferta. L’Acri poteva salvarsi»

A distanza di due settimane dalle dimissioni, l’ormai ex allenatore del Città di Acri Carmine Perri, parla della decisione arrivata in conseguenza al delicato momento della società rossonera: «La mia è stata sicuramente una scelta sofferta – afferma Perri – ma data la situazione che si è venuta a creare che ha portato al ridimensionamento del progetto e, dunque, alla cessione di tutti i calciatori, non potevo fare altro. Una decisione, presa a malincuore insieme al mio staff».

E ancora: «Dispiace che sia finita così – afferma -, anche perché a mio parere l’obiettivo della salvezza poteva essere centrato, soprattutto con l’arrivo di alcuni elementi previsti durante la finestra del mercato di riparazione ma anche per il fatto di aver avuto la fortuna di allenare ragazzi educati, rispettosi e pronti a buttare il sangue per evitare la retrocessione».

Perri con i rossoneri ha conquistato sul campo 10 punti, frutto di 2 vittorie, 4 pareggi e 9 sconfitte durante 15 partite. Numeri fortemente condizionati da una partenza a rilento che aveva visto i rossoneri costruire la rosa con il torneo di Eccellenza già iniziato. Nonostante ciò, con una classifica corta provare a conquistare la salvezza era un traguardo tutt’altro che irrealizzabile.

«Ringrazio la società nella figura del dirigente Santo Falcone, persona sempre vicina ai colori rossoneri e il presidente Carlo Stumpo, per la fiducia. Un ringraziamento al ds Angelo Gaccione e al segretario Carmine Berardi che non mi hanno mai fatto mancare il sostegno. Un grazie va anche a mister Mario Pascuzzo, per me un amico e un supporto fondamentale sia tecnico che morale».

Perri nei ringraziamenti ha un pensiero anche per calciatori e staff: «Voglio ringraziare i miei ragazzi  e il mio staff – dice – perché anche nei momenti difficili hanno dimostrato di essere uomini»

Infine arriva anche un appello: «Spero di aver lasciato nel mio piccolo qualcosa di positivo – dice – nella speranza che magari un giorno la mia strada possa incrociare nuovamente quella rossonera. Mi auguro che questa situazione drammatica possa trovare la giusta soluzione e confido nell’unione di tutti coloro i quali tengono a cuore i colori dell’Acri. Per la nostra città la squadra di calcio è un patrimonio e va tutelata. Spero che il calcio acrese non finisca qui, perché Acri merita certamente di più»