Caiaro e Intrieri: «Sarà una calda estate a ritmo di valzer»
di Luigi Caiaro e Giuseppe Intrieri
Consiglieri comunali – Acri in comune
Chi pensava di passare una estate senza assistere al consueto, triste valzer delle poltrone della premiata ditta Capalbo in seno alla sua amministrazione si sbagliava clamorosamente.
Ecco dunque servito l’ennesimo cambio della sua maggioranza che conta ormai un primato unico in Italia!!!
La cacciata dell’assessore Luigi Cavallotti, con lettera di revoca, ci lascia perplessi e presto, nel consiglio comunale di giorno 30 c.m., pretenderemo chiarezza e chiederemo le motivazioni di tale atto, trattandosi appunto di una revoca e non delle abituali dimissioni, per capire se tale atto è frutto delle soliti logiche ed interessi politici elettoralistici che già tanto danno hanno arrecato alla città, essendo arrivati infatti al quarto rimpasto di giunta in poco più di quattro anni.
Ricordiamo solo alcuni numeri della premiata ditta Capalbo:
Quattro vicesindaco;
Due presidenti del Consiglio;
Tredici assessori ed adesso ci sarà il quattordicesimo
Un candidato a sindaco perdente (M. Bonacci) assorbito in maggioranza e promosso inopinatamente ed incredibilmente a vicesindaco consumando un amorale incesto politico unico nella storia della politica italiana.
Maggioranza interamente e totalmente stravolta, rispetto la volontà popolare decretata dalle urne, sia nei consiglieri eletti, sia nella composizione ( articolo 1 di Bonacci per l’appunto).
Questa performance, di per sé, non sarebbe neanche di nostra attenzione se non occupasse l’unica, la sola ed esclusiva iniziativa di questa amministrazione.
I gravi problemi non solo rimangono irrisolti, ma in molti settori ( sanità, attività produttive, servizi, cultura) si è riusciti addirittura a peggiorare la già precaria situazione.
Una pratica sensibilmente peggiorata è certamente quella degli affidi diretti negli affari legali e nei lavori pubblici, e pensare che un tempo erano il cavallo di battaglia del Capalbo in versione oppositore, ma i ruoli cambiano ed il “cambiavento” era solo uno slogan.
La nostra città è stanca di assistere solo ed esclusivamente a questi balletti da teatrino tragicomico della politica, i cittadini chiedono invece la risoluzione delle tantissime problematiche che invece oggi stanno passando nel dimenticatoio di chi pensa solo ed esclusivamente ad una perenne e continua campagna elettorale personale.
Acri merita di più !!!!