Autonomia differenziata, Fratelli d’Italia (Acri): «La sinistra abbaia alla luna»

di Fratelli d’Italia Acri

Leggiamo sugli organi di stampa nazionali e locali, e prese di posizione della sinistra cittadina, che il testo di legge sull’Autonomia Differenziata, approvato dal Senato e che ora passerà all’esame della Camera, rappresenta un pericolo per le Regioni meridionali.

Niente di più falso.

L’Autonomia Differenziata si presenta come un’occasione per le amministrazioni regionali e locali, chiamate ad esercitare le funzioni nelle materie che saranno richieste dalle Regioni, con maggiore responsabilità, in una logica di prossimità ai territori ed alle loro reali esigenze di sviluppo sociale ed economico.

Non si produrranno sperequazioni tra le varie aree dell’Italia, perché saranno determinati i Livelli Essenziali di Prestazioni, che indicheranno la soglia costituzionalmente necessaria, costituendo il nucleo invalicabile per rendere effettivi i diritti dei cittadini su tutto il territorio nazionale.

Chi vuol far credere il contrario, è figlio di una logica centralistica e partitocratica, che ha generato negli anni amministrazioni incapaci di governare efficacemente i territori.

Quella stessa sinistra che, avvezza da anni alla mistificazione della realtà, dimentica di dire che la riforma del 2021, con la Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, contenente “Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione”, con la quale si dovevano determinare i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale, è rimasta nei fatti inattuata.

I motivi sono noti a tutti perché nel tempo, quelle stesse forze politiche che oggi abbaiano alla luna, non sono state in grado di realizzare un vero processo riformatore, in ragione di veti incrociati di ­­­partiti e movimenti arrivate al Governo del Paese con manovre di palazzo e non legittimati dal consenso dei cittadini.

Diversamente, pienamente legittimati dagli elettori, va avanti il percorso delle riforme guidato dalla Governo Meloni che, insieme all’Autonomia Differenziata, con l’elezione diretta del Presidente del Consiglio, garantirà maggiore stabilità e il rispetto della volontà degli elettori.