AcriRockfest spegne 5 candeline

di Marco Fallivelli

Giunge alla quinta edizione la rassegna estiva rock acrese che prende definitiva e piena forma.
Oltre ad assicurarsi in questi anni la partecipazione di più di 20 tra band e artisti rock provenienti da tutto il territorio nazionale, l’evento matura da un punto di vista sia organizzativo che nel format, quello caratteristico del festival.
Già il fatto che lo staff sia composto da ragazzi acresi per lo più studenti (fuori sede) mette in luce la tenacia che i ragazzi ‘nostrani‘ mostrano per la loro passione, al punto da farne un appuntamento fisso, non solo nell ambiente artistico Acrese o provinciale, ma addirittura regionale.
In poco tempo questa rassegna sta diventando quello che lo staff sperava potesse diventare, cioè una costante nell’ estate acrese, pur avendo calcolato i rischi di un ambiente, da una parte, ancora troppo restio ad un approccio culturale di questo tipo, dall’altra, che possa inorgoglirsi di partecipare a quest’evento, perché, infondo, la tradizione (il popolare, senza nulla togliere…) è sempre stata più comoda dalle nostre parti.
Quest’anno il festival ha riscontrato una buona dose di partecipazione e visibilità anche in conseguenza dalla location di piazza Matteotti, grazie alla quale si è messa sotto gli occhi di tutti una novità ma sopratutto un’alternativa, finora sottovalutata.
L’edizione di quest anno ha visto la partecipazione di tre gruppi, tutti calabresi.
In ordine cronologico il 19 agosto si sono esibiti, le DISTORSIONI, gruppo albanese punk rock proveniente da Santa Sofia d’ Epiro, una band giovane che sta portando nell’ hinterland una scossa di novità attraverso brani propri di buona fattura, dei quali sentiremo parlare presto.
Seguiti, poi, da una band metal italiano, sempre albanesi ma da San Demetrio, iDEAMANTIDE, band ormai matura che vanta la collaborazione discografica del brand londinese “Shark Suond” e della quale possiamo già trovare su tutti i mercati e le piattaforme musicali digitali le loro ultime fatiche discografiche.
Infatti, la band sandemetrese sta segnando le classifiche relative al loro genere, portando così il loro nome in alto già a livello nazionale e rappresentando così un altro motivo di orgoglio, prima per la band, che pur non essendo nel folk/popolare è una realtà di tutto rispetto, poi per il festival che li ha ospitati.
Infine, ha partecipato con grande coinvolgimento un gruppo crotonese, anche esso ormai maturo, i CANI DEI PORTICI che commentano così l’accoglienza che hanno trovato nella nostra cittadina:
Genitori con magliette rock con i bambini (anche loro con relative magliette) che venivano a prendersi la demo di “Cave Canem“, ragazzi tra il pubblico che cantavano le nostre canzoni, il tipico calore calabrese in una piazza piena di gente fino all’ ultimo decibel.
Ieri Acri era bellissima e rock, un grazie a tutti dai vostri cani dei portici.
Un saluto alle band con cui abbiamo condiviso il palco e un abbraccio va a Frank, Eugenio, Marco, Fabio, Elena, Angelo e a tutti i collaboratori dell AcriRockfest, state costruendo qualcosa di grande nella nostra amata Calabria. Ad maiora semper.

(fonte Facebook)

Il riscontro in termini di consensi è stato eccezionale tra giovani e meno giovani, Acresi e non… ma sopratutto tra i primi perché si tratta di un evento fatto ‘dai giovani per i giovani’ , non per forza appassionati del genere perchéACRIROCKFEST è ormai una festa di paese, un occasione in più per stare insieme; per consolidare una comunità gia folta, abbattendo le invidie , i rancori e le diffidenze che serpeggiano in questo ambiente.
Un ruolo fondamentale nella realizzazione del festival 2013 va riconosciuto a chi ha creduto in questo progetto permettendo che si instaurasse una buona collaborazione; quindi lo stesso comune di Acri, Eventi In, Radio AKR e tutti gli operatori e collaboratori che hanno reso possibile, non solo il festival di quest anno, ma anche i precedenti.

Concludendo con una personale valutazione, come membro attivo del gruppo organizzativo, credo che Acrirockfest sia una leva molto importante tra i palchi del nostro paese e che possa rendersi una consuetudine, per lo meno questo è il mio auspicio.
Ci rendiamo conto del fatto che queste parole possono sembrare enfatizzate o addirittura nefaste, ma le motivazioni forti che ci spingono a continuare vengono proprio dall’ interesse sempre crescente che riscontriamo ogni giorno nei confronti della nostra attività, la quale, agli occhi di molti potrebbe sembrare fragile e non possiamo nascondere che effettivamente un po’ lo è , ma senza questa fragilità forse non avremmo messo tutte le nostre forze e tutte le nostre sicurezze su un palco più che centrale del nostro paese.
Un ringraziamento ulteriore va a chi ha partecipato, nessuno escluso. Spero di aver suscitato un minimo di curiosità in chi non c’era. Noi comunque cercheremo di non deludere le aspettative che sono nate attorno alla nostra manifestazione attraverso continuità e serietà.