Acri, acqua potabile a Là Mucone. Ma il divieto «per scopi alimentari» resta in gran parte del centro

Nelle scorse settimane, attraverso alcune analisi chimiche effettuate sulle acque del territorio comunale di Acri, sono stati registrati parametri non conformi, generati dalla presenza nell’acqua di batteri coliformi, enterococchi intestinali e escherichia coli.

Il Comune ha dunque emesso un’ordinanza dove è stato fatto divieto di utilizzare l’acqua per scopi alimentari in alcune zone del comune (La Mucone, Cappuccini, Padia, Casalicchio, Logna, San Francesco, Piazza Sprovieri, Viola, Pompio).

Successivamente, dopo azioni di pulizia e disinfezione dei serbatoi e dopo aver ripetuto le analisi, si è registrato un miglioramento della qualità batteriologica dell’acqua, al punto di prescriverne l’utilizzo per uso igienico sanitario.

Adesso «verificata la conformità dei parametri batteriologici previsti dal D.Lgs. n.31/2001 – si legge in uno degli avvisi comunali – si propone la revoca parziale dell’ordinanza n 1864 del 13.9.2022 nelle località servite da: serbatoio località Croce di Baffi;  Serbatoio Canaletta; Serbatoio località Serricella; Serbatoio località San Martino; Serbatoio Ferrante». In queste zone la revoca dell’ordinanza n.1864/2022 del 13.9.2022, consente dunque l’utilizzo dell’acqua per scopi alimentari.

La situazione, anche se in miglioramento in parti del territorio, ha costretto nuovamente a vietare l’utilizzo dell’acqua potabile «per scopi alimentari, a servizio della popolazione residente nelle località servite dal serbatoio di Logna», dunque gran parte di Acri centro (Cappuccini, Padia, Casalicchio, San Francesco, Piazza Sprovieri, Viola e Pompio).

Di seguito l’ordinanza