Acqua inquinata ad Acri, Capalbo: «In alcune zone parametri rientrati nei valori previsti» Ecco dove
«La qualità delle acque destinate al consumo umano è disciplinata dal Dlgs 31/2001. Questo è il dato normativo dal quale partire». Si legge in una nota diffusa dal sindaco di Acri Pino Capalbo.
«I controlli – si legge – sono di competenza esclusiva dell’Asl, alla quale spetta il controllo esclusivo sulla qualità delle acque».
Il primo cittadino aggiunge: «Dopo aver effettuato analisi in autotutela il 9 e il 13 settembre u.s., pervenuti i risultati dal laboratorio convenzionato con il Comune, a causa dei valori non conformi ai parametri previsti dalla normativa in materia, ho emesso ordinanza di divieto dell’acqua ad uso potabile».
Nella nota il sindaco di Acri specifica che «nel frattempo sono stati effettuati lavori di pulizia e sanificazione dei serbatoi, clorazione e sanificazione della rete. Ripetute le analisi in autotutela e che, nonostante registrassero il ritorno dei valori nella norma, non ho revocato l’ordinanza di divieto e bene ho fatto. Infatti, le analisi dell’Asl, fatte successivamente alle nostre, hanno fatto registrare valori non conformi (sia pure in minima parte) alla normativa vigente».
«Stamattina – aggiunge Capalbo – sono pervenuti i risultati di nuove analisi fatte dall’Asl, che hanno invece registrato il rientro dei parametri previsti dalla norma, relativamente ai serbatoi di La Mucone e che sono indicati nell’ordinanza appena pubblicata. Pertanto – scrive il sindaco in conclusione -, nelle zone indicate nell’ordinanza sindacale, che modifica parzialmente la precedente, l’acqua è potabile».