Accoglienza migranti ad Acri, Capalbo: «Veneziano dovrebbe approfondire il tema»
Una premessa che può sembrare ampollosa ma che ritengo doverosa: il Consiglio dei Ministri, guidato dalla premier Meloni, ha deliberato a partire dall’8 maggio lo Stato di Emergenza, su tutto il territorio italiano, a seguito dell’eccezionale aumento dei migranti, per la durata di sei mesi.
Le politiche della destra italiana, ora al governo, in tema di immigrazione sono scomparse, ma ricordiamo i martellanti slogan della loro campagna elettorale: blocchi navali nel mediterraneo; gli immigrati a casa loro.
Eviterò strumentalizzazioni, sarebbe troppo facile. Ma voglio sottolineare un solo dato che ritengo utile al dibattito: gli sbarchi, nei primi dieci mesi del governo di centrodestra, sono aumentati del 100% rispetto al governo precedente, le cui politiche di accoglienza sono state più volte criticate. Ai cittadini ogni valutazione. Lo ripeto ancora una volta: un conto è essere forza di opposizione, altro è ricoprire responsabilità di governo e risolvere i problemi. Il governo di centro destra, legittimato dal voto popolare, è chiamato a risolvere l’emergenza migranti.
Nel merito:
- l’attivazione del CAS ad Acri nei locali di Via Europa non è atto che rientra nella discrezionalità dell’Amministrazione comunale.
- La Prefettura, nella persona del Vicario, ha anticipato verbalmente, per mero rispetto istituzionale, l’arrivo di 40 migranti nella giornata del 17 agosto c.a., notizia che è stata ufficialmente comunicata per mezzo pec con nota del 25 agosto 2023.
Il Dott. Veneziano sostiene che l’accoglienza deve avvenire in maniera sicura e programmata, bene. Allora spiegasse al Governo, al Ministero degli Interni, alle varie Prefetture e ai sindaci di tutta Italia come si può programmare in maniera sicura ed organizzata una qualsiasi azione se siamo in stato di emergenza. L’associazione AMOS è inserita nella rete delle Associazioni accreditate CAS: la verifica dei requisiti è stata fatta dalla Prefettura, unico Ente deputato a gestire l’emergenza in quanto articolazione del Ministero degli Interni.
È stato fatto presente sin da subito alla Prefettura che nello stesso edificio dove sono allocati i migranti, di proprietà di un privato, è presente una scuola. È stato anche comunicato, sempre alla Prefettura, con nota del 21 agosto 2023, l’attuazione nel Comune di Acri di 2 progetti SAI (Sistema di Accoglienza Integrata): progetto SAI per famiglie e progetto SAI per minori, denominato “Accoglienza senza Confini”, ed inoltrata contestualmente la richiesta di supporto a tutela dell’ordine pubblico. All’interno di queste strutture, come nei centri governativi, vengono accolti i richiedenti asilo con servizi minimi.
I CAS sopperiscono alla mancanza di posti nelle strutture ordinarie di accoglienza e sono centri di prima accoglienza. In questi luoghi, vengono forniti dalle associazioni di riferimento, vitto e alloggio, assistenza materiale, assistenza sanitaria, servizi di mediazione linguistico culturale. In seguito al DL 50 del 2023 (DL Cutro) non sono più previsti servizi quali l’insegnamento della lingua italiana, l’assistenza legale e le attività di supporto all’integrazione. Una volta terminato il percorso nei centri di prima accoglienza, i richiedenti asilo vengono inseriti nel Sistema di accoglienza e integrazione (SAI, ex SPRAR Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati; ex SIPROIMI sistema di protezione internazionale per minori stranieri non accompagnati).
Per i lavori di adeguamento sismico della scuola di Campo sportivo, per i quali è stato concesso un finanziamento di euro 957.127,50, il Comune ha anticipato la somma totale di 275.922,34. I ritardi nell’erogazione del finanziamento derivano dal rallentamento delle attività all’interno della piattaforma inerente i fondi di cui al comma 140 – Edilizia Scolastica da parte del Ministero Istruzione e Merito.
A questo punto una considerazione è fortemente legittima: il Dott. Veneziano, oltre ad avere il diritto di porre domande ed avere delle risposte a mezzo stampa, in qualità di esponente politico, non dovrebbe cadere nell’errore dell’approssimazione, soprattutto quando dichiara che i quesiti posti sono utili per fare informazione tra la cittadinanza. In realtà, quando si pongono domande è sempre bene approfondire il tema, altrimenti si rischia di alimentare confusione e disorientamento.