Acri-Lite in famiglia, uomo accoltellato

Una tragedia è stata sfiorata sabato sera, per futili motivi, nel cuore del centro storico cittadino.
Per meccanismi apparentemente incomprensibili, una serata di festa, nel calore del clima familiare, può evolvere in un fatto di cronaca.
E’ accaduto, poco l’ora di cena, nel rione Casalicchio, uno dei più antichi della città.
Nel centro presilano è ancora vivo il rituale della lavorazione delle carni del maiale, non importa se acquistato o se fatto crescere in proprio.
Così, D.C., 72 anni, e sua moglie decidono di invitare per l’occasione un parente di quest’ultima, E.M., 40 anni, di San Demetrio Corone, per avere un aiuto nelle incompenze, ma anche per trascorrere ore piacevoli intorno alla tavola imbandita.
Tuttavia qualcosa va storto, una parola tira l’altra, si arriva alle reciproche accuse prima e alle mani poi. La situazione degenera e compare un coltello nella mani di D.C, che colpisce il suo ospite.
Le grida dei due sono udite distintamente in tutto il vicinato, ma nessuno poteva pensare che la lite avrebbe avuto sviluppi tragici.
E.M viene colpito di striscio a un orecchio e fortunatamente non riporterà serie conseguenze dal fendente della lama, ma presto ci si accorge che la situazione è degenerata ben oltre le intenzioni dei due.
Il ferito abbandona la casa e raggiunge il Pronto Soccorso dell’ospedale, dove ai sanitari che gli prestano le prime cure racconta l’accaduto. Immedita la segnalazione ai Carabinieri della locale stazione, che raggiungono l’ospedale civile “Beato Angelo” agli ordini del comandante facente funzioni, maresciallo Armando Fabaro.
A loro, l’uomo racconta quanto accaduto, con tanto di denuncia. Gli uomini della Benemerita hanno poi raccolto le altre deposizioni e hanno ricostruito un primo, sommario quadro della vicenda, che avrà altri sviluppi di natura giudiziaria.
A mente fredda, in ogni caso, tutti hanno acquisito piena consapevolezza che, per futili motivi, quella lite, in una serata di festa, avrebbe potuto sviluppare un tragico epilogo.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 15-02-2016.