Uno, dieci, cento, mille volte Gratteri.

DI FRANCO BIFANO

Viaggiare sulla SS 106 è sempre complicato, ancor di più in un pomeriggio di agosto con il traffico intenso. La conferma, se mai ce ne fosse bisogno, arriva da un ragazzotto spavaldo che, con la sua mini cooper, azzarda un sorpasso rimproverandomi non so bene cosa. Lascio correre, tanto siamo quasi arrivati a destinazione.
In macchina siamo in cinque, diretti all’Azienda Amarelli, un’eccellenza della nostra regione.
Ho letto che il Procuratore Gratteri presenterà, nel piazzale antistante la secolare costruzione aziendale, il suo nuovo libro: Fuori dai confini.
Impossibile non esserci, tutta la famiglia è d’accordo! I posti a sedere pare siano già stati tutti prenotati. Questo, tuttavia, non scoraggia la nostra determinazione.
All’arrivo il sole si avvia al tramonto, trovare un parcheggio è arduo.
In compenso la serata è’ temperata.
Entriamo. La zona destinata all’incontro è delimitata dalle transenne. Con garbo una delle hostess ci dice di aspettare. Intanto il Procuratore di Catanzaro arriva e prende posto. L’introduzione alla serata è breve. Il protagonista catalizza l’attenzione.
I temi messi in campo sono tanti, ma di certo il Gratteri non si tira indietro. Il suo sogno? Avere in Calabria le stesse infrastrutture dell’Emilia Romagna. Le intercettazioni? Non sono una spesa inutile, dice. Il costo è abbondantemente compensato da soldi e oro sequestrati.
Alla domanda se la “ndrangheta verrà mai sconfitta risponde si, ma solo quando ci sarà una legislazione, anche europea, adeguata a fronteggiarla.
Ai ragazzi presenti consiglia di studiare con impegno e passione. Di non accontentarsi o cercare scorciatoie, ma di puntare all’eccellenza per costruirsi da soli un ruolo, per non dover poi pagare “cambiali” a nessuno. La libertà, infatti, non è potersi muovere liberamente ma poter dire liberamente ciò che si pensa al potente di turno.
Il Procuratore avendo terminato il suo mandato a Catanzaro, ha presentato domanda per la procura di Napoli. Cosa succederà, dunque, quando non ci sarà più lui? Anche su questo Gratteri è stato molto chiaro. La Procura di Catanzaro ha almeno cinque anni di lavoro programmato. Chi pensa quindi che le cose possano cambiare è meglio che non si illuda e pensi piuttosto ad espatriare.
Buon lavoro Procuratore.
Ci tengo a ringraziarla con le stesse parole che Lei ieri mi ha dedicato autografandomi il suo libro.
“Un grande in bocca al lupo per la vita”.