Sempre dalla parte dei “poverini”

di Anna Vigliaturo


Replicare ai consiglieri di maggioranza è davvero cosa ardua, perché inimitabile è la genialità da loro utilizzata nel tentativo maldestro di offendere e cercare di affondare chi si permette di uscire fuori dal coro dei sostenitori e dei like “pro-cambiavento”. La maestria manifestata nell’invitare continuamente al silenzio si scontra, purtroppo per loro, con l’onestà politica ed intellettuale di tanti cittadini che in silenzio non rimangono. A questi “novelli esperti” di gestione della cosa pubblica bene farebbe l’ascolto dell’intervista rilasciata il 30 dicembre scorso, alla testata giornalistica Acrinrete, da un autorevole esponente di quel PD che poteva essere scritto con lettere maiuscole e non già dell’attuale pd, che riemerge dal letargo solo per invitare qualcuno al silenzio oppure per raccogliere tessere. Non è tempo perso anche per chi si erge a “super amministratore” porre attenzione alle parole pronunciate da Elio Coschignano che, finalmente dopo anni, ricostruisce e sintetizza quella che è stata la causa del dissesto, dichiarato dal 2010 al 2016, ma per debiti esistenti nel comune di Acri a partire dagli anni ottanta. Fare cambiare idea a chi non ascolta e non conosce il passato è cosa ardua, se non impossibile.
Oggi questi “esperti amministratori” di contabilità e di “tuttologia” piuttosto che rispondere sui fatti sono maestri nello spostare il tiro su altro, manifestando addirittura compassione e tenerezza per la poverina che osa avere una propria testa, che con orgoglio e tanta fatica, non rinnegando le proprie umili origini e ringraziando mille volte i propri genitori per l’educazione, l’onestà, l’operosità sempre perseguita, ignora il termine “scodinzolare”, termine ben noto a chi invece ambisce a posizioni e frivoli pennacchi. La poverina, ignorante in materia sanitaria, pur non essendo plurititolata, non ignora affatto la procedura delle prenotazioni tramite Cup, perché diverse e tante sono state le file fatte per ottenere le prestazioni. Conosce bene la differenza tra prestazioni territoriali ed ospedaliere. Il punto non era la lista d’attesa, il punto è che le prestazioni ad Acri non sono riprese così come invece è avvenuto in altri posti della regione e della provincia. Il punto è che l’ordinanza n. 90 del presidente ff della giunta regionale disponeva la ripresa all’interno delle strutture ospedaliere pubbliche delle attività ambulatoriali per prestazioni specialistiche differibili e programmate. Il punto è che è stata annunciata la ripresa delle prestazioni che venivano effettuate presso il reparto di chirurgia a partire dal 7 gennaio e ad oggi ciò non è avvenuto. Il punto è che chi deve farsi una radiografia si sente dire che non è possibile e deve rivolgersi altrove. Il punto è che non è vero che DAPPERTUTTO vengono eseguite solo le prestazioni urgenti o per particolari patologie, perché la poverina esattamente un mese fa, senza sospensioni o rinvii, ha regolarmente potuto fare un esame ed una visita specialistica presso una struttura pubblica prenotata tramite Cup esattamente un anno fa. Infine, pur essendo poverina e incompetente, ma non ancora smemorata, rammenta a chi possiede ogni scibile umano e anche di più, che spesso i pennacchi si raggiungono anche grazie ai tanti Giuda di cui è pieno il mondo e non certo grazie a chi orgogliosamente sta in basso.