Randagismo, Viteritti e Cavallotti: «Fatti aggravati, colpa del Comune»

I consiglieri del gruppo di opposizione “Movimento Acri Democratica”, Natale Viteritti e Luigi Cavallotti, all’indomani dell’ennesimo episodio di randagismo in pieno centro, che ha visto un ragazzo aggredito vicino all’ufficio postale, per fortuna senza gravi conseguente, da un branco di cani, tornano ad attaccare l’amministrazione comunale (e l’assessore al ramo Paola Capalbo) oltre alla responsabile del settore Ranaldi denunciando un presunto danno erariale dovuto alla stipula di convenzioni con prezzi differenti, che è stato oggetto di un’interrogazione consiliare. Si fa riferimento alla delibera di giunta n.93 del 3 giugno 2014 il cui oggetto era: “Convenzione per la custodia e il mantenimento dei cani randagi catturati nel territorio comunale di Acri nel canile sanitario della ditta Cinosport di Mendicino. Autorizzazione alla stipula.” Costo giornaliero per cane 1.60 € più iva, bloccato per 5 anni. “Non sono ancora note le motivazioni – scrivono Viteritti e Cavallotti – per cui il responsabile del settore l’arch. Ranaldi “dimenticava” di procedere alla stipula e alla sottoscrizione della convenzione con la ditta Cinosport. Un dirigente che non rispetta gli atti deliberati dalla giunta, come minimo avrebbe dovuto ricevere un richiamo. Il medesimo responsabile – continuano i consiglieri “scomodi” – a distanza di circa 2 anni dalla delibera di giunta e precisamente in data data 25/01/2016 preparava un bando di gara per “l’affidamento dei servizi di cattura e custodia in canile sanitario e ricovero in canile rifugio ecc. ecc.”, per un importo annuale di 65.000 € oltre iva determinato sulla base del costo giornaliero di 1,80 € oltre Iva a cane. Tale gara, come qualcuno aveva troppo facilmente previsto, andò deserta. Dopo 6 mesi dalla gara deserta, la giunta, in data 28/07/2016 approva un’altra delibera, simile a quella del 2014, il cui oggetto è identico. Si autorizza di nuovo la stipula di una convenzione con la invisa e bistrattata Ditta Cinosport. L’unica variazione rispetto alla precedente delibera è che il costo giornaliero per cane è quasi doppio: 2.75 €, oltre Iva. I due anni di fermo, causati dalle inadempienze del responsabile del settore, e con la connivenza della giunta – concludono Viteritti e Cavallotti – hanno determinato un danno erariale all’Ente, e uno stop al processo di riduzione del fenomeno del randagismo, aggravandolo notevolmente.

 

fonte : La Provincia di Cosenza