Opinioni |Foliage adolescenziale
di Giuseppe Donato
Nell’universo della comunicazione, decisamente sovrappopolato da immagini ritoccate o costruite artatamente per raggiungere i più svariati obiettivi prefissati dall’ideatore/committente, a sparigliare il binomio ‘intelligenza artificiale’ basta una semplice foto, scattata in una piazza di una cittadina quasi arroccata nelle aree interne della nostra regione, a solleticare e sollecitare gradevoli riflessioni mattutine.
La foto, pubblicata dal blog acrese THIS IS ACRI, accomuna in maniera disarmante semplicità e bellezza, catturando un apparente gruppo di studentesse che attraversa una piazza e si dirige verso un’area verde, scenograficamente attorniata dagli alberi interessati dalla stagionale transizione cromatica del foliage: è una rivelazione, una più o meno volontaria associazione d’idee tra i percorsi temporali dei soggetti immortalati.
Piazza/isola pedonale, installazioni/panchine, studentesse/adolescenti, alberi/foliage sospingono l’osservatore a ricercare l’equilibrio tra i soggetti ritratti nello scatto, la loro naturale predisposizione ad attraversare la stagionalità, resistere all’incedere del tempo e rinnovarsi per poter reiterare l’ordinato circolo che ne delinea le esistenze.
Con un pizzico di attenzione in più si riesce persino a contarle queste 15 ragazze che nel loro percorso passano proprio di fianco alla panchina rossa installata per dire no alla violenza di genere e al femminicidio, prima di raggiungere gli alberi impegnati nelle operazioni stagionali propedeutiche al rallentamento delle funzioni vitali per superare il freddo e la riduzione delle ore di luce.
La panchina rossa e il foliage: sensibilità diverse per ottenere il medesimo risultato ovvero protezione, per permettere alle ragazze di svelare gradualmente nel percorso adolescenziale i magnifici colori di cui dispongono e agli alberi di colorare ancora una volta l’autunno con il giallo, l’arancio, il rosso e il marrone delle verdi foglie primaverili.
15 ragazze che attraversano una piazza vuota, quasi un messaggio subliminale, un chiaro presagio dell’inverno demografico che non demorde e che necessita di adeguate contromisure per evitare la desertificazione delle aree interne. Lo testimoniano le panchine letterarie una difronte all’altra sotto lo sguardo attonito della panchina rossa, come se non fossero riuscite nel loro intento di sensibilizzare alla lettura e a volare alto con la cultura che rende liberi, diventando luogo di riposo per cittadini in là con gli anni.
Urge un antidoto per scongiurare la musealizzazione di interi centri urbani e dei relativi abitanti, che rischiano lo straniamento per effetto di una narrazione che non coincide con la realtà e visto che Il foliage mal si concilia con il buon funzionamento dei servizi ai cittadini, rallentare le funzioni vitali per superare l’inverno e arrivare alla bella stagione lasciamolo fare agli alberi!