La luce di un sorriso

di Franco Bifano

Da ben 5 anni è attiva nella nostra città la Mensa del Girasole, una magnifica realtà nata per merito dell’ Associazione “Susy sorriso di Dio”.
La struttura accoglie a pranzo ogni giorno persone in difficoltà, garantendo loro non solo un pasto caldo ma anche la possibilità di ricevere una merce sempre più rara in questi tempi complicati: il calore umano.
Nell’era dei rapporti tecnologici tendiamo a smarrire il valore di un abbraccio, sostituto sempre più spesso dai like sui social o disperso tra le mille foto inviate sulla rete.
La Mensa del Girasole ospita a pranzo in media 20 persone con punte, in alcuni periodi, di 30. Questo avviene ogni giorno. Città molto più gradi e con molte più possibilità non riescono a garantire una uguale opportunità. E’ chiaro, quindi, quanto tutto questo sia importante ed impegnativo. E’ evidente che la Mensa, per accendere quotidianamente i fornelli, necessita costantemente di risorse alimentari, economiche e anche di risorse umane che servono per accogliere gli ospiti, preparare i pasti e infine rimettere in ordine. Sono in tanti quelli che danno il loro contributo, una rete solidale di uomini e donne, ragazzi e ragazze di buona volontà che fanno del bene sottraendo, non dir rado, tempo alle loro famiglie o al loro tempo libero. Grazie al loro contributo, anche nelle difficoltà la mensa, giorno dopo giorno va avanti.
C’è qualcosa che alimenta questa tenacia, che da’ forza a questo coraggio e da’ vita a questo percorso di solidarietà: l’amore per il prossimo!
La Mensa del Girasole è un posto speciale in cui operano persone speciali, volontari che donano molto senza pretendere niente in cambio. Il loro spendersi per gli altri viene ripagato da un sorriso, un grazie o uno sguardo che brilla della gratitudine delle persone la frequentano. Non meravigliatevi, quindi, se passando nei pressi della sede nelle cupe giornate d’inverno anche quelle più buie, vi sembrerà che l’ingresso della Mensa sia illuminato da una luce diversa, non comune, è certamente Susy che dal cielo sorride felice ogni volta che quella porta si apre per accogliere qualcuno in difficolta, qualcuno che ha bisogno di aiuto perché non ha solo fame ma chiede anche un po’ di calore umano.
P.S. Nella notte di Natale, nella Chiesa di San Domenico, Don Gianpiero Fiore ha affidato proprio ai coniugi Nino e Rosetta Fusaro, che hanno creato e gestiscono la mensa, il Bambino Gesù da deporre nel presepe. L’ho trovato un modo per dire un grazie pieno di affetto e di gratitudine, condiviso penso da tutta la città.