Bisignano, Fucile scrive a Lo Giudice su Scuola liuteria

[sg_popup id=”12541″ event=”onLoad”][/sg_popup]Mi è appena giunta notizia della decisione da parte della Regione Calabria della chiusura del Centro di Formazione Professionale della liuteria, sito presso il locali dell’ex seminario vescovile di Bisignano.​
Si tratta di un’istituzione per noi importantissima non solo per le opportunità che offre di assolvere l’obbligo di istruzione e il diritto di istruzione e formazione di figure professionali specialistiche nel campo della liuteria, ma anche per i motivi che ne hanno giustificato l’istituzione nel lontano 1994, ossia la conservazione e la valorizzazione della tradizione liutaria​ di Bisignano, rappresentata dalla grande famiglia dei maestri De Bonis.
Purtroppo la politica regionale degli ultimi anni non ha sostenuto abbastanza, né ha elaborato una politica credibile a​ sostegno​ dello sviluppo professionale​ della liuteria bisignanese, che andava invece ripresa e rilanciata. Si è sempre parlato di ripristino della Scuola di Liuteria di Bisignano, quale centro di alta formazione di durata triennale ed invece corriamo il rischio di ritrovarci con un pugno di mosce in mano.​
Per scongiurare tutto ciò le chiedo di farsi parte diligente presso la Regione Calabria, affinché sia scongiurata la chiusura della Scuola di liuteria di Bisignano e rilanciata la attività attraverso l’attivazione dei corsi formativi.​
A tal proposito può contare sul sostegno e l’impegno fattivo del Gruppo consiliare del “Buon Governo” che rappresento