Vinti da stanchezza e sonno

di Anna VIGLIATURO

Quanto successo nell’ultimo consiglio comunale desta amarezza e profonda delusione e conferma il modo di procedere della maggioranza che governa la nostra città, che non tiene conto della minoranza e va dritta per la propria strada, forte del fatto che in democrazia vige il principio maggioritario, per cui comanda la maggioranza e gli altri si devono accodare alle decisioni di chi è al potere perché legittimato dal popolo.
Ma andiamo in ordine. I punti iscritti all’ordine del giorno della seduta del consiglio di sabato 28 novembre erano sei; il  e il  trattavano rispettivamente dell’adesione allaConvenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e dell’approvazione delle modifiche al Regolamento che disciplina la videosorveglianza sul nostro territorio.
Subito dopo la trattazione dei primi tre punti (1. Costituzione dei gruppi consiliari e designazione dei capigruppo –  2. Modifica delle commissioni consiliari –  3. Attivazione della Centrale unica di committenza) arriva da parte della maggioranza la proposta di anticipare la trattazione del sesto punto (videosorveglianza) rispetto agli altri, vista l’urgenza, soprattutto alla luce dei numerosi fatti di criminalità che hanno interessato alcune zone del nostro territorio. Tale proposta viene approvata anche dall’intera minoranza che però rappresenta, allo stesso tempo, anche l’esigenza di discutere prima il quinto punto (adesione alla convenzione Onu) e poi proseguire con l’assestamento di bilancio. Dopo scambi di vedute tra il presidente dell’assise e i consiglieri si decide di proseguire con la trattazione del punto sulla videosorveglianza, a seguire si tratta dell’assestamento rinviando alla fine la trattazione del 5° punto (convenzione Onu).
Dopo lunghe ore di discussione sulla manovra di assestamento di bilancio e l’approvazione della stessa con i soli voti della maggioranza, all’una e trenta di notte, invece di proseguire nella trattazione dei punti, arriva la proposta da parte della maggioranza di rinviare la trattazione del 5° punto, senza tener conto delle richieste dei consiglieri di minoranza, e non curanti del fatto che l’assessore al ramo era pronto a relazionare sull’argomento. Di sicuro non sarebbe stata una discussione lunga, vista la convergenza di idee dell’intero consiglio sui principi affermati dalla convenzione, ma vista “l’ora tarda” si è preferito rinviare.
Forse che l’argomento non meritava la stessa attenzione e la stessa urgenza della videosorveglianza? La videosorveglianza dall’ultimo posto è salita al 4°, mentre l’adesione e la condivisione di principi, tra l’altro già ratificati in una legge nazionale, che vanno nella direzione di tutelare le persone con disabilità, possono aspettare un prossimo futuro consiglio; dopo che la stessa convenzione è stata parcheggiata negli uffici comunali per circa un mese, dopo essere stata portata qualche giorno prima del consiglio nell’apposita commissione durante la quale era stato anche sentito un autorevole e competente rappresentante di un’associazione che si occupa di disabilità, dopo tutto questo vista l’ora i consiglieri possono tornare tranquilli e fieri a casa perché la stanchezza e il sonno avevano preso il sopravvento.