L’autonomia differenziata va nell’umido?
Di: Franco Bifano
Oggi che il vento è tornato a spirare a favore della Lega quale partito di Governo, la stessa ha pensato bene di proporre l’autonomia differenziata. Una misura utile per rilanciare il Paese e particolarmente vantaggiosa per il Sud. La proposta viene da uomo del Nord come Calderoli il quale fa parte di un partito moderato e sobrio che ha sempre puntato all’unità nazionale, oltre che alla rinascita del Meridione. Del resto è naturale che un partito nato con il nome di Lega Nord non possa non avere a cuore i problemi del Sud.
D’altra parte se 17 Regioni su 21, Calabria compresa (pensate la lungimiranza!), si sono dichiarate favorevoli al Disegno di Legge vorrà dire pure qualcosa o no? Con queste premesse , non si riescono a capire tutte queste perplessità verso il Disegno di Legge per l’autonomia differenziata delle Regioni.
Si obietterà che tutte le 17 Regioni che hanno detto sì al Decreto sono guidate da Governatori di centro destra. E’ vero. Ma che volete che sia se non un piccolissimo dettaglio al quale l’ingenuo Ministro troppo preso dalla stesura del Decreto (siamo già alla terza versione), non avrà fatto neppure caso.
Tuttavia, c’è gente diffidente (si sa, il mondo è strano) che sostiene che l’autonomia differenziata dividerà l’Italia in due. Non solo, c’è addirittura chi pensa (da non credere) che la stessa favorirà le Regioni del Nord, notoriamente più ricche e aumenterà ancora il divario tra le due aree del paese. Di conseguenza, chi ha avuto di più avrà sempre di più, chi ha avuto meno avrà sempre meno. Alcuni ritengono (cose da pazzi!) che le penalizzazioni per il Sud si ripercuoteranno su Sanità e Scuola. Per la prima saranno a rischio nientemeno che i LEP (livelli essenziali di prestazioni), con conseguente aumento della migrazione sanitaria verso i più attrezzati ospedali del Nord. Per la seconda si suppone che i concorsi per le assunzioni potrebbero essere fatti su base regionale.
Persino nel Consiglio Comunale di Acri, tenutosi ieri, il prof. Nocito, docente dell’Unical invitato per fornire il suo parere sul D.L. Calderoli, non ha escluso problemi di incostituzionalità.
Perbacco, quanto scetticismo! Eppure la storia della Lega parla chiaro. E’ sempre stato un partito unitario che ha guardato con interesse al Sud. Non ha mai, infatti, invocato la secessione, né ha mostrato pregiudizi verso i meridionali, né tantomeno pronunciato frasi del tipo: “Prima il Nord”. Soprattutto i raduni di Pontida con elmi cornuti e spade celtiche sono stati declassificati ad allegre grigliate tra amici.
Allora, perché questa incomprensibile mancanza di fiducia?