Eolico Acri, il Tar respinge il ricorso di Anev e Hergo Renewables. “Sila Greca”: «La partita è ancora aperta»
La tutela del paesaggio silano ottiene un primo, seppur parziale, punto a favore. Il Tar del Lazio, con la sentenza n. 9390/2024 pubblicata il 13 maggio, ha respinto in parte il ricorso presentato dall’Associazione Nazionale Energia del Vento (ANEV) e da alcune aziende del comparto eolico, tra cui la proponente del progetto dell’impianto eolico denominato “Acri” Hergo Renewables S.p.A. (la multinazionale partecipata al 65% da Eni Plenitude), contro il Decreto del Ministero dell’Ambiente del 21 giugno 2024 che disciplina i criteri per l’individuazione delle aree idonee e non idonee agli impianti a fonti rinnovabili.
Una sentenza che, pur non bloccando direttamente i progetti in corso, rappresenta un importante segnale di legittimità per uno strumento normativo ritenuto fondamentale dalle associazioni ambientaliste. A sottolinearlo è l’associazione “Sila Greca”, nata nel 2023 per contrastare l’avanzata degli impianti eolici nei territori dell’altopiano: «La Sila non è ancora salva – si legge in una nota diffusa ieri – ma oggi abbiamo una certezza in più: il decreto che fissa le regole è stato ritenuto valido e applicabile». Continua a leggere su LaC News24.