Acri-Personale dal Comune al Giudice di Pace, interviene l’Anticorruzione

L’Anac (Autorità Nazionale AntiCorruzione) è intervenuta sulla vicenda del personale che il Comune ha dislocato presso gli uffici del Giudice di Pace.
In particolare, era “stata segnalata all’Autorità la presenza di alcune irregolarità nello svolgimento delle prove selettive del bando di concorso pubblico per l’assegnazione di tre unità complessive di personale, da destinare all’Ufficio del Giudice di Pace” di Acri.
A tale concorso, indetto con deliberazione del consiglio comunale del 12 marzo 2013, che prevedeva, tra l’altro, la copertura di un posto di categoria D “Istruttore Direttivo Amministrativo”, hanno partecipato tre dipendenti comunali, “fra cui il responsabile del Settore Personale del Comune”.
Quest’ultimo, “oltre ad aver predisposto il bando, avrebbe stilato la graduatoria ponendo sé stesso al primo posto e dichiarandosi vincitore senza l’istituzione di una commissione o altri che valutassero il suo operato”. Inoltre, nel bando – avviso “non erano contenuti i criteri di selezione che, tuttavia, sarebbero stati pubblicati in seguito alla richiesta scritta dell’istante”. Il secondo in graduatoria ha quindi “presentato ricorso gerarchico, per l’annullamento della graduatoria, al sindaco, al segretario generale e al direttore generale”.
L’Anac “ha verificato che il responsabile del settore Risorse Umane del Comune” di Acri “ha predisposto l’avviso del concorso, partecipato al reclutamento, pubblicato la graduatoria dei vincitori e degli idonei in base alla quale lo stesso risulta classificato al primo posto, essendo l’unico partecipante con il titolo di studio della laurea in Giurisprudenza”. Inoltre “non risulta sia mai stata nominata una commissione esaminatrice per la valutazione degli aspiranti concorrenti”.
Secondo l’Anac, poiché la laurea posseduta dal secondo in graduatoria “era considerata idonea dal Ministero di Giustizia, perché equipollente a quella di Scienze Politiche e avendo lo stesso funzionario maggiore anzianità di servizio, egli avrebbe dovuto essere il vincitore della selezione indetta dal Comune”. L’Autorità Anticorruzione ha “verificato l’esistenza di un conflitto tra l’interesse personale del responsabile del settore Risorse Umane del Comune” di Acri e ha deliberato, tra l’altro, che il Responsabile della Prevenzione della Corruzione, che è poi il segretario generale del Comune, “deve far valere le misure disciplinari idonee a sanzionare il mancato rispetto delle misure previste nelle ipotesi di conflitto di interesse e di acquisizione e progressione del personale”.

Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 29-03-2016.