Veronique Capalbo capogruppo ‘Riparti Bisignano’: “Ecco quanto fatto per la città”
Siamo ormai immersi in una realtà bizzarra dove il protagonismo, il manicheismo e la superficialità di analisi è dilagante. I social ne sono l’emblema spietato dove tutto è impastato di pseudo-analisti del pensiero antropologico e politico avulso dalle cause che generano alcuni fenomeni di costume, per cui la nostra comunità certamente non ne è esente.
Vorrei arrivare al punto per capirci meglio: nella serata di ieri 12 Marzo, sfogliando i social durante il viaggio di rientro dal mio quotidiano lavoro, ho letto alcuni commenti riguardanti la seduta del consiglio comunale, tenuto nella mattinata, in cui si evidenziava che l’opposizione non era presente per non parlare della totale assenza dei cittadini.
Ho letto alcuni spunti di analisi nei quali per alcuni l’assenza di partecipazione è comprensibile e giustificata, mentre per altri la colpa è dei cittadini che non sanno scegliere i consiglieri di opposizione che hanno il compito di rendere “attraente” il consiglio comunale e la vita politico-amministrativa e che ha il difetto di postare solo video di buche e spazzatura sparsa per il territorio!
Siamo al delirio della superficialità di analisi da chi è tifoso dell’amministrazione comunale.
Ma vorrei evidenziare alcune delle cause del disastro della inesistente partecipazione generata in questi ultimi anni di consiliatura:
Stiamo parlando di un consiglio comunale indetto alle 8:45 del mattino in un giorno infrasettimanale, mentre nella stragrande maggioranza dei casi le sedute del consiglio comunale nelle altre comunità si svolgono di pomeriggio o in serata o nel fine settimana per favorire la partecipazione.
In realtà, l’amministrazione a guida Fucile ha creato le fondamenta per sminuire del ruolo del consiglio comunale favorendone la scarsa partecipazione e lo ha fatto quando all’inizio dell’insediamento ha respinto qualsiasi forma di dialogo e di partecipazione attiva tra maggioranza e opposizione.
Rammento a chi ha scarsa memoria gli episodi più eclatanti:
Come opposizione già nei primi mesi di consiliatura comunale:
– abbiamo chiesto una commissione permanente per l’intercettazione di finanziamenti pubblici, soprattutto del PNRR, finalizzata a migliorare il nostro territorio con obiettivi programmati, respinta al mittente;
– abbiamo proposto di rendere attiva la cabina di regia sulla legalità e sicurezza del territorio a seguito di una recrudescenza di furti nelle abitazioni ed in modo piccato dal Sindaco ci è stato risposto che non era nelle competenze del consigliere comunale, mentre alcuni membri dell’attuale maggioranza, incluso l’attuale sindaco, nell’istituzione di questa cabina di regia nel periodo della precedente amministrazione avevano votato favorevolmente;
– siamo stati esclusi dalla concertazione tra le parti nella questione ambientale. Il sindaco si è rivolto esclusivamente ai rappresentati di alcune associazioni di categoria senza coinvolgere il consiglio comunale e la base degli iscritti nelle varie associazioni, con l’intento di realizzare la piattaforma ecologica, salvo poi fare i conti con l’opposizione di “Riparti Bisignano” e la stragrande maggioranza dei cittadini che hanno indotto il Sindaco ed alcuni della sua maggioranza ad accantonare questo scellerato progetto, “tanto ambito” (secondo il Sindaco) da altri comuni che ancora oggi non ha trovato alcuna collocazione territoriale disposta ad ubicarla, al punto che la Regione ha dovuto rimodulare il piano regionale dei rifiuti;
– abbiamo proposto a Febbraio 2022 l’adesione del comune alla comunità energetica con UNICAL e altri 65 comuni aderenti, e oggi, a Febbraio 2025 viene riproposta come idea progettuale della maggioranza con un convegno nella sala della biblioteca (ricordando che si scrive con una sola B), attraverso l’assessorato comunale ai lavori pubblici e non con l’assessorato all’ambiente;
– come gruppo di opposizione abbiamo prodotto ed inviato tantissime interrogazioni e interpellanze, alle quali spesso la risposta è arrivata in ritardo o non ancora riscontrata. Tali interpellanze, invece, di essere utilizzate come interlocuzione per accogliere indicazioni o suggerimenti o per migliorare alcuni procedimenti vengono interpretate come lesa maestà o come armi per misurarsi in una deplorevole prova di forza tra maggioranza e opposizione;
– siamo sempre vigili a correggere i continui strafalcioni riguardanti Ordinanze del Sindaco, Delibere di giunta e Determine, quest’ultime spesso prive di motivazioni o adottate in dispregio delle più elementari regole di buona amministrazione;
– incalziamo in ogni consiglio comunale a darci delle risposte per lavori cominciati da anni e non ancora completati, come l’adeguamento di edifici scolastici e comunali sventrati con finanziamenti a rischio revoca per il loro mancato utilizzo.
Vorrei anche elencare tra le cause della scarsa partecipazione il metodo dei messaggini inviati ai cittadini per zittire i social solo perché si tratta di opinioni contrastanti e critici verso alcune scelte di questa amministrazione o quella di consigli comunali non adeguatamente pubblicizzati o manifestatamente RESI poco interessanti per temi relazionati e trattati spesso con superficialità e scarso approfondimento dai relatori della maggioranza.
Ieri, comunque, durante il consiglio comunale la Presidente ha introdotto il primo punto all’OdG esordendo che l’istituzione del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze rappresentava un altro obiettivo raggiunto del loro Programma elettorale. E qui siamo veramente alla mistificazione e superficialità nel raccontare la storia politico-amministrativa di Bisignano; vorrei ricordare sommessamente che il Consiglio Comunale dei ragazzi è stato istituito sotto l’amministrazione a guida del compianto Prof. Rosario D’Alessandro, con l’approvazione dello Statuto Comunale di Bisignano (avvenuto nell’anno 2002) e con relativo regolamento (approvato nel 2004) che ha permesso la prima elezione del Sindaco dei Ragazzi nell’anno 2005 con lo studente Vittorio Esposito. Stiamo parlando di ben oltre 20 anni fa. Pertanto, si tratta inequivocabilmente, visto il trascorrere degli anni, di aver posto in discussione ed approvato nel consiglio comunale di ieri un doveroso adeguamento del Regolamento del consiglio comunale e non dell’ istituzione del consiglio CCRR, modificandone anche il titolo e per il quale propongo, come avrebbe dovuto già essere, di adeguare l’art. 13 dello Statuto comunale “CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI” in “CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE”.
Alla luce di quanto esposto, trovo ingiustificato e tendenzioso parlare di una attenta selezione per eleggere i propri consiglieri, in questo caso, di opposizione rispetto ai consiglieri di questa maggioranza che ad oggi dimostrano sicuramente la loro scarsa competenza in ambito amministrativo visto gli indicatori negativi perseguiti sotto l’aspetto finanziario, con un debito fuori controllo ed un dissesto finanziario per il quale serviranno ancora diversi anni per poterne uscire a dispetto di quanto promesso in campagna elettorale, un’insufficiente programmazione per attrarre investimenti pubblici e soprattutto una mancanza totale di uno sviluppo organico e armonico del nostro territorio.
Veronique Capalbo
Capogruppo Riparti Bisignano