Troppi peli

di Franco Bifano

 Come se non bastasse l’indecoroso spettacolo offerto dal Generale Cotticelli, (si è capito poi se era sotto l’effetto di droga o vittima di un suo incompetente quanto impreparato avatar?) sul palcoscenico di questa sorta di teatro dell’assurdo sono saliti altri due personaggi pirandelliani: Zuccatelli e il Ministro Speranza. Due compagni di partito (LeU) Zuccatelli, pur “trombato” nelle ultime elezioni alla Camera è stato Commissario dell’ASP di Cosenza fino al 3 di giugno, poi dimissionario. Si sa però che quando sei in politica caschi sempre in piedi, e il partito un incarico ben retribuito non lo nega a nessuno! Tutti lo ricordiamo anche per come ha gestito il focolaio di Villa Torano. Roba da brividi! Pochi sapevamo invece della sua singolare teoria di come si diffonde il COVID 19. Lo abbiamo appreso grazie ad un filmato diventato in pochissimo tempo virale sulla rete. Secondo il “luminare” romagnolo, per trasmettere il virus occorre un bacio, con annesso “slinguamento” della durata di almeno un quarto d’ora. La notizia ha reso felice molte coppiette che, cronometro in mano, hanno ripreso a“limonare” alla grande!

Non contento Zuccatelli nello stesso filmato ci informava, con l’eleganza tipica dei grandi manager, che le mascherine “non servono a un cazzo”. Ditemi voi se questo non è un fenomeno!  Ora, è evidente a tutti che gente con queste singolari idee, in una qualsiasi Asp non potrebbe fare neanche il Centralinista (forse l’uscere, “Maria” permettendo!).

Non è stato invece di questo avviso il Governo, che con una convocazione d’urgenza del Consiglio dei Ministri, lo ha nominato nientemeno che Commissario della sanità Calabrese! Una promozione che il mitico “Zucca” riceve mentre è addirittura in quarantena, chiuso in casa a Cesena. (chi diavolo lo avrà mai baciato in bocca per quindici minuti?) Tuttavia, l’arguto manager si è affrettato a sminuire i contenuti del filmato sostenendo che erano immagini di una conversazione privata, fatta nel mese di marzo.

Veniamo invece al suo ” compagno” di partito! Anche il Ministro Speranza, pur prendendo le distanze dalle dichiarazioni incaute, sostiene la tesi del filmato “rubato” confermando di fatto la fiducia al settantaseienne commissario in via di guarigione. Pensa che arguzia!!

A smentire clamorosamente entrambi ci pensa però un gruppo di agguerrite ragazze del collettivo “Fem.in Cosentine in lotta” dichiarando che non solo il video era autorizzato ma che risale, non a marzo ma, addirittura, alla fine di maggio!! Speranza e Zuccattelli quindi avrebbero mentito! Tutto questo mentre la sanità della nostra regione è in ginocchio. I pronto soccorso sono intasati, gli operatori sanitari esausti e il sistema ormai al collasso.  Addirittura i medici che lavorano al Pronto Soccorso di Cosenza, insieme al personale infermieristico e alle OSS, hanno l’altro ieri duramente protestato davanti all’ASP per la situazione divenuta oramai insostenibile.

In un quadro a tinte cosi fosche, è bene ricordare al Ministro della Salute Speranza che la decisione di non revocare l’importante incarico al manager menzognero non solo è un oltraggio alla Calabria, ma stride con che l’art. 54 della Costituzione che recita “i cittadini a cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore”. Speranza dovrebbe tenerne conto, e non invece confermalo in vista delle elezione che ci saranno tra qualche mese.

Zuccatelli, al momento, rimane comunque una triste figura imposta dall’alto. Dovrebbe trovare uno scatto d’orgoglio e rinunciare all’incarico, considerato che a noi calabresi non è affatto gradito, come è emerso anche dalle manifestazioni dei giorni scorsi.  

A volte quando mi soffermo a guardare certe foto, capelli lunghi, barba folta  mi tornano in mente le parole fulminanti del grande Enzo Biagi: “Troppi peli per un solo coglione”.