Terremoto politico ad Acri, Capalbo: «Ero pronto a dimettermi, rincuorato da dipendenti comunali e cittadini»

DI PINO CAPALBO- SINDACO DI ACRI

Ebbene, come tutti i mandati amministrativi, anche il mio è conseguito dovendo affrontare spesso divergenze di approccio alle problematiche politiche e amministrative.

Sono sempre stato disponibile a sedermi ad un tavolo per tentare la conciliazione, con la consapevolezza che per trovare intesa ognuno è chiamato a fare un passo indietro.

Con orgoglio, mi sono sempre definito deciso e mai decisionista, senza mai perdere di vista quello che è il mio faro: la legalità.

Ho sempre detto molti no e pochi sì, nonostante le numerose richieste.

C’è chi avrebbe voluto che questa esperienza amministrativa volgesse al termine. Ero pronto a rassegnare le dimissioni, ma l’affetto dei dipendenti in primis, che mi ha rincuorato, e l’affetto dei cittadini che mi hanno incoraggiato a portare avanti il progetto amministrativo presentato alla città – con opere che a breve verranno inaugurate e tante altre ancora che sono itinere, così come i concorsi da espletare per porre fine al bacino dei precariati attraverso la contrattualizzazione dei tirocinanti e la stabilizzazione degli LSU e LPU, nonché la Legge 31 – e per il rispetto del mandato conferitomi, essendo determinato anche e soprattutto dal patto di lealtà sottoscritto dal PSI, dal PD e dalle liste Civiche tutte nessuna esclusa, andremo avanti con serenità fino al 2027. Perché lo dobbiamo ai cittadini acresi.

Si vanificano così i tentativi provenienti da chi ha perso le elezioni e da certi ambienti di forze politiche al di fuori del territorio acrese, che speravano nell’interruzione di questa Amministrazione prima del suo naturale corso. State sereni, andremo avanti più forti di prima.