Slot machine truccate nel Cosentino, scoppia un nuovo caso giudiziario: sequestri anche ad Acri
Di Antonio Alizzi
Un nuovo caso giudiziario scuote la provincia di Cosenza: centinaia di macchinette da gioco sarebbero truccate. Un tema già affrontato nel processo Reset che torna d’attualità grazie alle indagini condotte nei giorni scorsi dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza, in collaborazione con gli ispettori delle Agenzie delle Dogane e dei Monopoli, arrivati da Roma in Calabria.
Le perquisizioni hanno interessato vari comuni della provincia, non solo il capoluogo, ma anche territori come Luzzi e Acri, finiti sotto la lente d’ingrandimento della procura di Cosenza.
L’obiettivo delle indagini è chiaro: porre fine a una truffa che ha coinvolto centinaia di cittadini, in gran parte ludopatici, che giocavano ingenti somme di denaro, ignari del piano criminale in atto.
Secondo quanto emerso, i titolari delle macchinette utilizzavano una doppia scheda e un telecomando che permettevano di nascondere la schermata in modalità gioco. Le slot machine, infatti, presentavano un doppio fondo con una seconda scheda elettronica che consentiva di non contabilizzare le giocate e di evadere così la tassazione sulle somme incassate. Un flusso di denaro che lo Stato non avrebbe mai ricevuto. L’intero materiale è stato sequestrato dall’autorità giudiziaria.
Fonte Cosenza Channel