Risvolti “umani” e risvolti politici se al referendum del 4 dicembre vince il Si o il No.

di Francesco Foggia

Prendo spunto dall’ultima riflessione di Leonardo Marra (“A proposito di referendum” )  in merito all’appuntamento referendario del 4 dicembre 2016.

Vorrei azzardare, nonostante quello che vanno dicendo i nostri giovani governanti (a cui si uniscono le voci di altri meno giovani parlamentari nazionali, regionali, provinciali ed i consiglieri di molte amministrazioni comunali) e ipotizzare cosa comporterebbe la vittoria del SI o del NO sui protagonisti che si sono contrapposti sulla riforma della Costituzione, messa a referendum popolare.

Se vincesse il SI c’è da supporre che i suoi sostenitori (a giudicare dalla loro immancabile presenza in tutte le reti TV, a qualsiasi ora, e dalla lena che mettono a convincere gli indecisi sulla validità della loro proposta) festeggerebbero come se “avessero fatto 6 al superenalotto” (sull’esempio di quel che fanno tutte le volte che risultano vincenti alle elezioni a cui partecipano ) e forse si preparerebbero ad epurare i “non allineati del PD” o i “nemici del SI” dal PD, e vendicarsi  sui cittadini che credono ed hanno voluto difendere il sistema democratico.

Se vincesse il NO c’è da supporre che i suoi sostenitori, dopo una pacata soddisfazione iniziale, si rimboccherebbero solo le maniche per far ritornare alla ragione i “renziani” e per contrastare i loro (inevitabili) “colpi di coda” per salvare il (loro) “salvabile” (ovvero, tornaconto “politico”) dalle sacrosante ragioni dei cosiddetti e benpensanti “gufi”.

 

Francesco Foggia