Proposta sul Presidio Ospedaliero “Beato Angelo” di Acri

DI ANTONELLA ABBRUZZESE E LUIGI GALLO

Con un articolo pubblicato in data 25 maggio 2020 abbiamo ripercorso la cronistoria del Presidio Ospedaliero “Beato Angelo”, evidenziando le potenzialità di un ospedale
con unità complesse che, nonostante la sua collocazione in un territorio con evidenti criticità orografiche e di viabilità, era in grado di soddisfare, in maniera adeguata, le esigenze della domanda di salute della città e del comprensorio.
Nell’ambito delle attività assistenziali chirurgiche erano implementate e pienamente operanti l’Endoscopia digestiva, l’Urologia, la Chirurgia vascolare, l’Artroscopia; in quello medico erano rese attività in ambito Cardiologico, Pneumologico, Endocrino- Metabolico, Vascolare, Gastroenterologico, Neurologico e Psichiatrico. Erano presenti, altresì, Unità Operative Complesse di Radiologia, di Laboratorio di Analisi, di Farmacia Ospedaliera, di Emodialisi, di Anestesia e Rianimazione. Questa tipologia Ospedaliera, basata sul modello dell’Ospedale Generale di Base, esprimeva un rapporto ottimale tra posti letto e prestazioni effettivamente rese.
I mutamenti normativi, avvenuti nel tempo, basati su una parametrazione assistenziale ospedaliera di tipo aziendalistico e matematico, hanno comportato un depauperamento della struttura ospedaliera acrese, classificata oggi come Ospedale di Zona Disagiata, che, privata delle sue unità complesse e di alcuni reparti, non è più in grado di garantire, come nel passato, una tutela adeguata della salute dei cittadini acresi e del comprensorio.
La necessità di ricollocare il P.O. “Beato Angelo” di Acri nella tipologia dell’Ospedale di Base è dettata dalla posizione geografica in cui si trova Acri: cittadina situata ai piedi dell’altopiano Silano, circondata da alte colline, con un’ estensione territoriale di oltre 200km². Il centro urbano registra più di 10.000 abitanti, ai quali si aggiungono quelli delle 160 frazioni, tra le quali vanno annoverate San Giacomo d’Acri e La Mucone, che distano dal centro urbano oltre 15 km.
Considerato, dunque, l’elevato numero di abitanti acresi ai quali si aggiungono quelli del comprensorio, la richiesta di un Ospedale di Base è più che legittima, se poi si aggiungono anche criticità di carattere orografico e di viabilità diventa vitale ottenere una struttura ospedaliera congrua ed efficiente in tema di offerta assistenziale che superi l’attuale collocazione normativa di Ospedale di Zona Disagiata e che preveda un sistema di trasporto in grado di rispettare, quanto più possibile, il criterio della “GOLDEN HOUR”, ovverosia la possibilità di ricevere, in tempi brevi, le cure adeguate da parte delle strutture viciniori Spoke ed HUB.
Strutture, queste ultime, che, ad oggi, non consentono di offrire una risposta adeguata alle esigenze di tutti pazienti, considerato che il depotenziamento di alcuni ospedali ha fatto confluire gli utenti verso queste strutture, incapaci, purtroppo, di assorbire la nuova domanda. Tale fenomeno comporta gravissime conseguenze in termini di assistenza sanitaria, costringendo gli utenti bisognosi di cure ad una corsa verso gli ospedali disposti ad accoglierli, allungando notevolmente i tempi di attesa.
Pertanto, la nostra proposta, lontana da rigidi parametri matematico-aziendalistici superati da un concetto basato sull’uniformità ed intensità delle cure, nonché sulla complessità assistenziale, senza penalizzazioni per i cittadini, vuole andare oltre la precedente classificazione, adeguandola alle sopravvenute esigenze normative ed assistenziali che portano ad una rivalutazione delle realtà ospedaliere periferiche, in grado di intercettare i fabbisogni basilari di salute, in una logica d’integrazione con gli ospedali di primo e secondo livello. La stessa verrà inviata alle autorità competenti, con la speranza che venga accolta principalmente dai nostri concittadini, dalle associazioni e da tutte le forze politiche, che potranno manifestare il loro consenso sottoscrivendola.
Un ringraziamento particolare va al dott. Tullio Laino, ex dirigente medico dell’Asp di Cosenza, per il supporto tecnico prestato per la redazione della proposta.

Estratto della Proposta organizzativa Presidio Ospedaliero di Base di Acri

A) PRONTO SOCCORSO CON OSSERVAZIONE BREVE INTENSIVA (O.B.I.), PER N°4/6 POSTI LETTO (UNITA’ OPERATIVA SEMPLICE A VALENZA DIPARTIMENTALE- DEA DI PRIMO LIVELLO) E PISTA PER ELISOCCORSO;


B) U.O.C. CHIRURGIA GENERALE (h24), presenza di 1 dirigente di secondo livello (primario) più 6 dirigenti. Attività previste: interventistica di chirurga generale, di endoscopia digestiva, di urologia, di oculistica, interventi vascolari, con la realizzazione di un settore di eccellenza, chirurgia dellamano. attivita’ ambulatoriali. Metodiche: open, video-laparo e videoassistita. Posti letto n. 20 di cui 16 in degenza orginaria e 4 in day surgery.personale: capo-sala, unita’ Infermieristichepiu’ OSS sec. standard; sala operatoria per attività di chirurgia, di artroscopia, di ginecologia e ostetricia, Di oculistica.


C) U.O.C. DI ORTOPEDIA: N°01 DIRIGENTE MEDICO DI STRUTTURA COMPLESSA, N°06 DIRIGENTI MEDICI DI EX PRIMO LIVELLO, INFERMIERI, PERSONALE DI SALA GESSI, OPERATORI SOCIO SANITARI, COME DA STANDARD. ATTIVITA’ PREVISTE: INTERVENTI IN URGENZA ED IN ELEZIONE, ATTIVITA’ IN DAY SURGERY, ONE DAY SURGERY, WEEK SURGERY METODICA ORTROSCOPICA;


D) U.O.C.di anestesia e rianimazione (H 24), un dirigente mendico di secondo livello(primario) 5/6 dirigenti di primo livello (aiuti). attività svolte: assistenza interventi chirugici, ostetrici,ginecologici, artroscopici, edoscopici, p.s.. terapia del dolore, apposizione di dispositivi oncologici, interventistica loco-regionale, assistenza malati sub intensiva, personale:un capo-sala, infermieri e oss sec. standard.


E) u.O.C di medicina (H24), un dirigente mendico di secondo livello(primario) 5/6 dirigenti di primo livello (aiuti). attività svolte: cardiologia (ECG, ECOCARDIO, test da sforzo), pneumologia, malattia del ricambio (diabete ecc.), oncologia, malattia vascolare (ECODOPPLER), gastoenterologia, endocrinologia, malattie nervose e mentali. Personale: un capo-sala,infermieri più oss. posti- letto 20 di cui 16 in degenza orginaria e 4 in day surgery.


F) Lungo degenza(H24) anche con attivita’ di Geriatria e riabilitazione 4 dirigenti di primo livello, personale infermieristico più oss sec. standard, posti letto 16.


G) EMODIALISIN°08 POSTI RENE;


H) u.o.c. di ostetricia e di ginecologia (h24) un dirigente di secondo livello (primario), 6 dirigenti di primo livello. attività svolte: malattie ginecologiche, assistenza ostetrica e come eccellenza studio delle patologie sulla fecondazione. personale: ostestriche, puricultrici, infermeri e oss sec. standard.


I)u.O.C. Di direzione sanitaria costituita da un dirigente di secondo livello, con titoli ed esperienza coadiuvato da dirigenti di primo livello la cui funzione deve essere organizzativa, di vigilanza e propositiva per il funzionamento della struttura, affiancato da una struttura ammininitrativa apposita di supporto.


L) U.O.S.D. DI RADIOLOGIA;


M) U.O.S.D. DI LABORATORIO ANALISI;
N) U.O.S.D. DI FARMACIA OSPEDALIERA
O) AMBULATORIO DI ONCOLOGIA;
P) ATTIVITA’ DI SUPPORTO AMMINISTRATIVO;
Q) SPORTELLO CUP/TICKET;


R) ambulatorio l’attivita’ ambulatoriale deve considerarsi un momento di grande politica sanitaria: l’ambulatirio ospedaliero verso il territorio la cui funzione deve essere quella di diffondere le linee essenziali della prevenzione e della diagnosi. l’organizzazione delle attività abulatoriali delle eccellenze ospedalire deve evere una efficente ed efficace organizzazione, tale da abbattere le liste di attesa e dare risposte immediate ai cittadini. gli ambulatori devono essere supportati dalle attrezzature dedicate e da personale infermieristico di esperienza e da una rete informatica che consenta la trsmissione immedita dei dati con la medicina di base.
aree di attività Per le attività da erogarsi in regime di D.H. ed afferenti all’ UOC di Medicina Generale, occorre prevedere aree di attività:
Diabetologica ed Endocrino – Metabolica- Nutrizionale;
Rischio Cardiovascolare;
Broncopneumologica;
Geriatrica;
Reumatologica;
Epatologica;
Gastroenterologica;
Attività Ambulatoriali relative alle discipline afferenti all’Area di Medicina Generale;

AREA CHIRURGICA (Chirurgia Generale;

Ortopedia, Ostetricia e Ginecologia;)
Sono da prevedersi, in regime di Day Surgery, One Day Surgery e Week Surgery:
Chirurgia Ortopedica non complessa;
Attività di Chirurgia Generale non complessa;
Chirurgia Ginecologica non complessa;
In regime ambulatoriale, vanno previste:
P.A.C. (Prestazioni Ambulatoriali Complesse);
Attività di Chirurgia Ambulatoriale Complessa;

-AREA DI NEFROLOGIA E DIALISI


A) Ambulatorio di Nefrologia;
Corrispettivamente all’attivazione delle discipline mediche e chirurgiche di base, nonché delle attività di supporto vanno adeguati gli standard di dotazione organica.