Ospedale di Acri, in Consiglio comunale Capalbo attacca Occhiuto e il centrodestra

Nell’ultima seduta del consiglio comunale di Acri, un tema cruciale ha preso la scena nonostante non fosse neppure stato inserito tra i punti all’ordine del giorno, grazie alla proposta del consigliere di maggioranza Mario Fusaro: l’ospedale “Beato Angelo”. La questione, innescata dal recente Decreto del Commissario ad acta alla Sanità regionale Roberto Occhiuto sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, ha suscitato un acceso dibattito fin dall’inizio dei lavori.

Secondo quanto riportato dal Decreto n°69 del 14-03-2024, il Beato Angelo ospiterà 6 posti di day surgery, 15 di emodialisi e 20 di medicina (di cui 2 in day hospital), di cui è prevista l’Unità Complessa. Inoltre, il presidio ospedaliero sarà dotato di pronto soccorso, tac e risonanza magnetica (riservati solo ai pazienti interni). La proposta di Fusaro di inserire l’ospedale all’ordine del giorno è stata sostenuta solo dalla maggioranza. Tuttavia, il sindaco Capalbo ha colto l’occasione per lanciare un duro attacco contro Occhiuto e il centro-destra, sia a livello regionale che comunale. «Impugneremo queste linee guida, poiché stiamo assistendo a una ripetizione della storia dei tagli operati dall’ex Commissario alla sanità Scopelliti», ha dichiarato Capalbo, aggiungendo che «anche oggi la giunta di centro-destra sta mortificando non solo l’intera comunità, ma anche gli stessi membri locali della coalizione».

Capalbo ha poi lanciato un’ulteriore frecciatina: «Evidentemente abbiamo sbagliato a istaurare il dialogo con il centrodestra e a fidarci delle promesse dei loro rappresentanti regionali, promesse non mantenute riguardanti il potenziamento del personale e dei servizi ospedalieri». «Siamo stanchi – ha concluso il sindaco di Acri – penseremo a manifestazioni di protesta che potrebbero anche essere eclatanti». Dall’altro lato, Forza Italia, rappresentata in consiglio comunale da Giuseppe Intrieri e Natale Zanfini, ha respinto le accuse, sottolineando di non aver votato l’ordine del giorno perché «il Decreto non è ancora definitivo e che Occhiuto stesso ha dichiarato la possibilità di migliorarlo». Tuttavia, i forzisti hanno sottolineato la loro apertura a qualsiasi forma di protesta e discussione per tutelare il presidio sanitario. La situazione evidenzia le tensioni e le preoccupazioni riguardo alla gestione e alla riorganizzazione dell’ospedale, con i cittadini e i politici locali divisi su come affrontare questa emergenza sanitaria.