OPINIONI | Mera mera, erani tutti e ‘na manera
di Franco Bifano
Parlare delle prossime elezioni amministrative è un po’, come ho già scritto del resto, attraversare un campo minato.
Ogni passo, ogni parola detta può provocare una esplosione…. di polemiche. Tuttavia, non si potrà non restare estasiati dallo spettacolo di giravolte, capriole e salti mortali, degne delle più spericolate giostre di Gardaland, che emergeranno alla presentazione delle liste dei candidati in campo nei rispettivi schieramenti.
Gente che sembrava radicata a sinistra, oggi sta invece a destra, mentre chi invece stava saldamente a destra oggi si trova a sinistra. E quelli di centro? Di loro si sono perse le tracce, dispersi un po’ di qua e un po’ di là. Fluidità della politica. Che spettacolo ragazzi! Se si trattasse di dover assistere a un’opera teatrale, suggerirei di prenotarsi in tempo per avere un posto in prima fila. Invece, purtroppo, parliamo delle prossime elezioni amministrative che ci consegneranno la Giunta che amministrerà la città per i prossimi cinque anni. Un arco di tempo decisivo per il rilancio delle ambizioni della nostra città.
Poveri elettori! Poveri noi! Avremmo dovuto trovarci di fronte ad un quadro politico chiaro e coerente mentre, invece, molto probabilmente ci troveremo davanti a un surreale quanto frenetico traffico politico-elettorale che definire anomalo è puro eufemismo.
I partiti, o quello che di loro resta, nell’occasione hanno dato la sensazione di voler imbarcare chiunque, pur di riempire le liste.
Per candidarsi quindi, più che avere delle buone idee da spendere in favore della collettività, è sufficiente avere le idee chiare su come ritagliarsi un posto in Consiglio Comunale a prescindere dalla collocazione politica.
Uno scranno da usare anche come “utile parcheggio”, in attesa di tempi migliori e di più ambiti traguardi.
Comunque sia, non vi è dubbio che per le sue peculiarità la prossima tornata elettorale ha già conquistato di diritto un posto di rilievo nella gloriosa storia politica della nostra bella cittadina.
Un tempo per ambire ad entrare nell’agone politico cittadino bisognava avere ideali, passione e valori. Adesso questi termini appaiono sempre di più anacronistici, superati dai tempi “bizzarri” che viviamo, che premiano opportunismo e sfrontatezza.
Stare un po’ di qua e un po’ di là, a seconda della convenienza, sarà pure comodo, ma rischia di confondere le idee agli elettori, indotti a ritenere che in fondo non ci siano differenze, che siano tutti uguali. Del resto, mio nonno, nella sua lungimiranza, in occasioni come queste avrebbe certamente detto: “mera mera, erani tutti e na manera”. (Cerca cerca, erano tutti uguali). Come dargli torto.
Non demotiviamoci però. La campagna elettorale è alle porte. Dunque, anima e coraggio! Come direbbe il gatto vedendo il topo andare verso il formaggio.