L’ospedale verso la trasformazione in casa della comunità ? Cui prodest ?

Lunedì pomeriggio, 5 dicembre, si è tenuta la Commissione Consiliare Sanità con all’ordine del giorno il seguente punto: “Situazione Sanitaria. Atto aziendale. Ruolo del presidio ospedaliero di Acri alla luce dei nuovi decreti ministeriali 71-72 e delle linee di indirizzo del PNRR”.
Alla seduta di Commissione hanno partecipato oltre ai componenti di diritto, il Direttore Sanitario f.f. dell’ospedale di Acri Dr. Angelo Caravetta, il Direttore Sanitario del distretto dell’ASP Dr. O. Zuccarelli ed il presidente dell’ordine professionale degli infermieri (OPI) nonché ex consigliere di maggioranza Fausto Sposato in veste di depositario di un piano di rilancio dell’ospedale cittadino, nell’ambito degli ultimi Decr. Min. n. 71 e 77 del 2022 e delle linee di indirizzo del PNRR in materia di assistenza sanitaria territoriale, che esponeva in commissione.
Durante la seduta di commissione veniva riferito che l’ASP, nell’ottica di tagliare i costi dei fitti passivi, starebbe valutando la possibilità di spostare gli uffici ubicati nell’immobile di fronte al vecchio plesso dell’ospedale (uff. vaccinazione, veterinaria, igiene, ambulatorio pschiatria, etc.) al 3° piano del nosocomio, ove attualmente è ubicata la sola lavanderia.
Il D.S. di distretto Zuccarelli, di fronte alle perplessità della minoranza contraria a questo trasferimento, precisava inoltre che la politica di risparmio sui costi dei fitti passivi è stata avviata su base regionale e che al momento si trova ancora in fase ricognitiva, motivo per il quale tali spostamenti non richiedono alcuna urgenza ed immediatezza.
La commissione veniva pertanto riaggiornata in forma permanente a settimana prossima dal Presidente Mario Fusaro, con data e ora da stabilire, per continuare a discutere sull’importante punto all’ordine del giorno e sulle sue evoluzioni.
Avantieri mattina (mercoledì), a distanza quindi di un solo giorno dalla riunione di commissione di lunedì, i consiglieri di minoranza venivano casualmente a conoscenza che si era tenuta nell’ospedale cittadino una riunione tra il presidente della commissione-sanità Mario Fusaro, l’ex consigliere di maggioranza Fausto Sposato, ed i D.S. Provinciali Dott.ri Rizzo, Greco, e Muraca; contemporaneamente veniva eseguito un sopralluogo da un Ingegnere dell’Azienda sanitaria per verificare la fattibilità del trasferimento del reparto di medicina nell’ex reparto covid, sotto la sala operatoria-ala nuova ospedale, al fine di spostare gli uffici del distretto (vaccinazione, veterinaria, Igiene, pschiatria, etc.), non più al terzo ma al piano primo dell’ospedale !
Apprese tali circostanze, i consiglieri di minoranza Cofone, Intrieri e Zanfini (assenti per impegni di lavoro Feraudo e Turano), unitamente ad una rappresentanza del comitato “Uniti per l’Ospedale Sant’Angelo d’Acri” ed al segretario regionale Confail-Sanità Antonio Bifano, infermiere presso l’ospedale cittadino, hanno chiesto ed ottenuto un incontro urgente col Commissario ASP di Cosenza Dr. Graziano nello stesso pomeriggio di mercoledì scorso.
L’urgenza della richiesta è scaturita dal sopralluogo (non preannunciato in commissione sanità e sconosciuto sia all’intera minoranza che a quasi tutti gli operatori sanitari del nostro ospedale ma certamente noto a coloro che erano presenti alla riunione per pochi intimi con i vertici aziendali: il presidente della Commissione-Sanità Mario Fusaro e l’ex consigliere di maggioranza Fausto Sposato) effettuato mercoledì mattina nell’ospedale cittadino, che per le modalità con il quale si è svolto è sembrato quasi come un blitz; un’accelerazione al prospettato (e nefasto) processo di conversione del nostro ospedale che, per come evidenziato dal Presidente Mario Fusaro nella seduta di lunedì scorso, avrebbe dovuto essere supportato da una costante informativa politica in sede istituzionale (per l’appunto in commissione) che non c’è stata !
Difatti gli spostamenti prospettati, qualora venissero realizzati, comporterebbero l’inevitabile migrazione del reparto di chirurgia multidisciplinare al terzo piano del vecchio ospedale, con le inevitabili ripercussioni negative per personale ed utenti (stanze anguste e poco idonee ad ospitare personale medico, paramedico ed attrezzature, difficoltà a raggiungere la sala operatoria, pericoli per la sicurezza dei pazienti di area chirurgica che per raggiungere gli ambulatori dovrebbero attraversare aree comuni con uffici amministrativi frequentati da personale ed utenza non ospedaliera).
È bene rammentare a chi di dovere che, attualmente, gli ambulatori ed i posti letto per gli interventi in day surgery sono ubicati nella posizione più logica e funzionale, sotto la sala operatoria, e cioè in quella che rappresentava un’ala dell’originario reparto di chirurgia prima che venisse completamente smantellato per far posto ad un reparto covid che secondo il presidente OPI Fausto Sposato, allora consigliere di maggioranza, avrebbe portato grosse potenzialità di crescita al nostro nosocomio (?!).
Inoltre, con tale trasferimento si andrebbero ad occupare definitivamente quei pochi spazi dell’ospedale rimasti liberi a seguito della dismissione dei reparti di ostetricia-ginecologia e psichiatria con uffici del distretto – come già accaduto con gli ambulatori ed uffici amministrativi del Poliambulatorio di via Iulia che ormai da più di due anni occupano diverse aree del nosocomio allorquando era stata prospettata come una soluzione tampone al massimo di sei mesi -, realizzando una pericolosa commistione tra servizi ospedalieri e medicina territoriale che da qui a qualche anno spalancherebbe le porte al cd. progetto di rilancio presentato dall’ex consigliere di maggioranza Fausto Sposato: la soppressione di tutti i servizi ospedalieri (incluso il servizio 118 h24) con una casa della comunità a conduzione prettamente infermieristica e con la presenza dei medici di medicina generale del territorio !
La delegazione, preoccupata da questo scenario, ha esposto al Commissario dott. Graziano, alla presenza del Direttore Sanitario dott. Rizzo, del direttore delle risorse umane dott. Magnelli e di altri suoi collaboratori, il bisogno di chiarezza della cittadinanza acrese, ha evidenziato ampiamente i bisogni e le necessità del territorio a garanzia dei livelli essenziali di assistenza sottolineando, tra le altre cose, l’incongruenza dello spostamento del reparto di chirurgia lontano dalle attuali sale operatorie, la pericolosa commistione tra polo territoriale e polo ospedaliero in contrasto con il DCA n. 64, che prevedeva il rilancio dell’ospedale, ed ha pertanto chiesto di prendere in considerazione altre opzioni per ridare dignità ed efficienza alla struttura ospedaliera.
Il Commissario ha quindi manifestato la propria disponibilità circa la possibilità di trasferire gli uffici del distretto (vaccinazione, veterinaria, igiene, pschiatria, etc.) presso altro immobile che sarà eventualmente messo a disposizione dall’amministrazione comunale, ponendo rimedio al problema dei costi dei fitti passivi e, allo stesso tempo, evitando di congestionare gli spazi dell’ospedale ancora liberi per una auspicabile futura azione di rilancio e potenziamento dello stesso, anche nella prospettata ottica di realizzare più poli ospedalieri specialistici sparsi sul territorio.
Il Commissario ha ascoltato con attenzione ed interesse quanto riferito dalla delegazione acrese e si è fatto garante di una valutazione oculata e attenta della situazione esposta. Ha altresì sottolineato che al momento nessuna decisione è stata assunta in merito e che la questione verrà esaminata e valutata in un prossimo imminente incontro con i propri dirigenti e collaboratori.
Nel frattempo i cittadini acresi devono sapere e prendere coscienza che è a rischio, anche se non nell’immediato, la garanzia degli esigui servizi ospedalieri rimasti ad Acri, specie di quelli di area chirurgica e di medicina d’urgenza (118), che tra non molto potrebbero essere definitivamente ed irrimediabilmente soppressi.
Infine, sarebbe opportuno che l’amministrazione chiarisse, quantomeno nelle sedi istituzionali, a che titolo il presidente OPI ed ex consigliere di maggioranza Fausto Sposato partecipa alle riunioni con i vertici aziendali prendendo posizione sul futuro del nostro ospedale e perché il Presidente Mario Fusaro ha indetto una commissione consiliare permanente sulla sanità per poi non informare la minoranza sugli incontri in programma con i dirigenti dell’azienda, escludendola di fatto dalla partecipazione alle relative riunioni.
Se la maggioranza intende proseguire su questa strada sappia sin da ora che siamo pronti a difendere quel poco che rimane ancora funzionante del Sant’Angelo con le unghie e con i denti, a garanzia ed a tutela di servizi essenziali per la salute della comunità acrese e, qualora necessario, a mobilitare l’intera cittadinanza che va adeguatamente informata !

I consiglieri di minoranza Angelo G. Cofone, Zanfini Natale, Pino Intrieri, Nicola Feraudo ed Emilio Turano.
Il comitato “Uniti per l’Ospedale Sant’Angelo d’Acri”
Il segretario regionale Confail-Sanità Antonio Bifano