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Incolmabile

DI FRANCO BIFANO



Forse, chissà! Dio aveva necessità della luce che avvolge una ragazza di ventisette anni per far brillare ancora di più l’Universo. Forse il Firmamento aveva bisogno di nuove stelle per continuare ad accendersi. Forse è davvero così.
Eppure, la luce di Elena che oggi risplende in Cielo mancherà per sempre alla sua famiglia, a suo marito. Mancherà al suo bambino, così come mancherà a noi che l’abbiamo conosciuta.
Non è solo smarrimento quello che traspare dagli occhi di chi è venuto a porgerle l’ultimo saluto, ma un senso di sgomento e d’incredulità.
Sono davvero in tanti, al punto che la Chiesa dell’Annunziata non può contenere così tante presenze. Persino piazza Sprovieri sembra essersi fatta più piccola, quasi come se volesse abbracciare tutti e lenire la sofferenza che segna il volto di ognuno. Un’intera comunità, che ha sperato fino all’ultimo in un miracolo, adesso sembra volersi far carico del dolore profondo che si respira anche nell’aria insolitamente tiepida di un pomeriggio d’inverno. Il silenzio composto all’uscita dalla Chiesa è quasi surreale, viene rotto solo dall’applauso che accompagna il volo dei palloncini verso il cielo . Le tante lacrime versate, la vicinanza e l’affetto ricevuti, saranno di conforto alla famiglia. Nulla però potrà riempire l’assenza di questa vuoto. Il vuoto che lascia Elena resterà incolmabile

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