Il Consiglio Comunale del “Cambiavento”

di Gruppo Consiliare di Acri in Comune

(Luigi Maria Caiaro e Giuseppe Intrieri)

Finalmente è tutto drammaticamente chiaro!

La maggioranza uscita dalle Elezioni Comunali del 2017 non è più la stessa. Ben quattro Consiglieri Comunali eletti (e tra i più votati!), sono stati eliminati a vario titolo per far posto a una nuova maggioranza.

Il Consigliere-Sindaco aggiunto prof. Mario Bonacci è la figura irrinunciabile, insostituibile e strategica, chiamata a guidare la neonata maggioranza in Consiglio e a sostenere Sindaco e Giunta.

Per una serie di coincidenze e una gestione inedita del Consiglio Comunale (a tratti farsesca!), è stata evitata, per la prima volta nella storia politica di Acri, la discussione sul Bilancio. L’unico che – con fare irrispettoso verso i suoi stessi neo-colleghi di maggioranza (ai quali, in un momento di delirante onnipotenza, ha preteso di impartire lezioni di esegèsi del Regolamento del Consiglio Comunale) – è riuscito a ritagliarsi lo spazio adeguato è stato proprio il Consigliere/neo-Sindaco aggiunto!

Ai cittadini di Acri lasciamo giudicare se ciò sia un merito!

Noi – considerato che la gestione farsesca del Consiglio Comunale non ce lo ha permesso – ci sentiamo in dovere di fare alcune precisazioni.

Non più organici a questa nuova maggioranza e come gruppo indipendente abbiamo bocciato il Bilancio perché ci è stato proposto, nelle commissioni da noi convocate e presiedute un “pacco” preconfezionato e mai discusso in nessuna sede; messo insieme per la gran parte dal neo-Sindaco aggiunto, giusta ammissione dello stesso, e trasmesso all’approvazione.

La discussione in Consiglio, anziché farsi sul Bilancio, è stata monopolizzata dal neo-Sindaco per le sue (improponibili ed inascoltabili) lezioni di politica e di difesa di valori non negoziabili.

– Ha raccontato di essere stato sollecitato insistentemente, in passato, a soccorrere la maggioranza uscita dalle elezioni e che quindi non ha potuto esimersi dal farlo; come dire: la responsabilità è tutta dei consiglieri che hanno insistito tanto e dei cittadini nel cui interesse il suo ingresso è stato sollecitato (strano modo di intendere un sistema con elezioni democratiche:  il candidato a Sindaco meno votato diventa essenziale per la tenuta del più votato, il quale ultimo, per consentire ciò, esautora il voto degli elettori che si sono espressi a favore di quattro consiglieri risultati fra i più votati).

– Ha inveito contro chi ha osato chiamare in causa la famiglia e la consanguineità. A dire il vero, su questo si concorda pienamente, perché tutti conveniamo che si tratta di un valore non negoziabile. Ma la famiglia (nell’accezione letterale del termine) non può essere utilizzata come scusante per sovvertire le regole della democrazia, anche perché in Italia la monarchia non è prevista fra le forme di governo possibili (sebbene vi siano sistemi monarchici parlamentari fra i più efficienti quanto a rispetto delle regole democratiche; ma Acri non è l’Inghilterra con la sua regina e consorte).

– Ha chiosato che i nemici che si uniscono contro un nemico comune restano sempre nemici. Il Consigliere/neo-Sindaco vuole dare consigli parlando di se stesso? Infatti, non può aver dimenticato la feroce campagna elettorale contro l’attuale eletto ed i suoi primi interventi in consiglio Comunale di una violenza verbale inaudita!

Lasciamo perdere altre amenità!

Cari signori che avete messo in piedi questa nuova maggioranza, anche ad Acri esistono le Elezioni!!!

Andate al voto. La composizione della nuova maggioranza in Consiglio (del tutto diversa da quella decretata dal voto degli elettori) vi consentirà di stravincere al primo turno.

Non potete pretendere di continuare a governare avvalendovi – dopo aver cacciato via impunemente quattro consiglieri eletti – della guida illuminata del candidato a Sindaco meno votato nelle ultime elezioni democratiche.

Gli elettori di ogni schieramento non si sentono più rappresentati dal nuovo ruolo che ciascuno di voi ha assunto.

Fareste meglio a “cambiare aria”!