Estranei in casa nostra

di Franco BIFANO

Tanto per essere chiari, io credo che vaccini siano stati e sono una indispensabile quanto straordinaria arma per combattere e debellare gravissime malattie, punto!

Tuttavia, sono tra quelli che nutrono qualche perplessità sull’utilizzo a “tappeto” di quelli usati contro il COVID.Per dirla tutta, non ho apprezzato che abbiano cambiato le “regole” in corso d’opera per il richiamo del vaccino Pfizer portato da 21 a 42 giorni  ne che si somministri  l’AstraZeneca ai giovanissimi.Comunque, al netto di queste valutazioni, visto che domenica 6 giugno vi era l’invito ai maturandi di vaccinarsi attraverso la corsia preferenziale, mi sono confrontato con mio figlio su questa opportunità. Alla fine ha deciso lui, come era giusto che fosse, con senso di maturità  di approfittare dell’occasione.

C’è poco da fare, i ragazzi si sono già allertati attraverso le chat e hanno suonato la carica! Sognano un’estate libera da vincoli, dopo un pesante inverno chiusi in casa. Del resto, come dargli torto.Così in tarda mattinata ci siamo recati a Palazzo Sanseverino-Falcone.  Non c’erano file da fare perché l’afflusso dei giovani non era altissimo, comunque non erano    nemmeno pochi quelli già vaccinati, un’ottantina.  La buona notizia era che la presenza dei medici e infermieri locali, rendeva il clima meno formale, direi più amichevole e confidenziale. Questo ha contribuito   ad eliminare il fastidioso fardello     dell’ansia, che inevitabilmente ci eravamo caricati sulle spalle.

Sulla porta della Sala delle Colonne incontriamo il dott. D. Branca, insieme all’infermiere Luigi B. che ci viene incontro per dare un’occhiata ai moduli cartacei.  Arriva poi anche Francesca R. in una tuta da “astronauta”.   Nei box   ci sono la dott.ssa S. Cofone e il dott. F. Zanfino con loro anche   Luisa P., la gentile infermiera alla quale tocca il compito di occuparsi di noi.  Mentre si compilano i moduli, si parla dei ragazzi fino a quel momento vaccinati. Alcuni “temerari”, mi dicono sono arrivati di primissima mattina.  Il resto si spera arrivino nel pomeriggio poiché si sa i giovani la domenica sono pigri.

L’ingresso al palazzo è gestito dall’Associazione Carabinieri, ragazzi straordinari. In questi mesi complicati hanno garantito l’ordine negli accessi alle postazioni nelle quali si effettuavano i tamponi, e poi da quando è iniziata la campagna vaccinale, gestiscono gli accessi al punto vaccinale ricavato nello storico palazzo.Va dato atto che senza la loro presenza, e quella delle tante altre associazioni di volontariato, la nostra città sarebbe immensamente più povera e con tanti problemi in più da affrontare e risolvere.

Dopo l’inoculazione si attende che passino i previsti   15 minuti. In questo tempo, sia Luisa e poi la Dott.ssa Cofone si accertano che tutto proceda per il meglio. Prima di lasciare il Palazzo ci viene consegnata la documentazione che prevede l’appuntamento per il richiamo e tra 21 giorni. Trovo giusto, oltre che opportuno, che qui si rispettino i 21 giorni previsti dalla Pfizer. All’uscita, andando verso il parcheggio dell’auto rifletto sul fatto di aver visto quello che mi piacerebbe   vedere sempre: organizzazione, competenza, sensibilità, efficacia ed efficienza.

E’ la palese dimostrazione, qualora ve ne sia ancora bisogno, che quando mettiamo in campo le opportune risorse umane riusciamo a fare cose egregie. Dialogo, non imposizione, competenza non presunzione, sensibilità non arroganza, Del resto paghiamo le tasse per avere questo genere di servizi, o no?Entrando in macchina, ci sentiamo sollevati, abbiamo incontrato le persone giuste al posto giusto. Sarà anche per questo che anche l’ansia dell’arrivo è ormai solo un ricordo. Suggerirei di fare tesoro di questa esperienza anche per futuro, per far sì che possiamo poi trovarci di fronte le persone giuste sempre, in ogni ambito. Se non altro per non consentire a nessuno di farci sentirci estranei in casa nostra.