Elezioni Acri, Zanfini: «Il bue che dice cornuto all’asino»

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa a firma Natale Zanfini, candidato a sindaco di Acri.

«A differenza di altri che hanno la fortuna di poter decidere se continuare o meno a svolgere il proprio lavoro dedicandosi alla ricerca di poltrone e incarichi politici, il sottoscritto non ha mai abbandonato la sua professione di medico né tantomeno i suoi pazienti. Ce lo impone il giuramento di Ippocrate che tutti i medici devono onorare: aiutare i pazienti, specie chi è in difficolta, senza distinzioni alcune.

L’iniziativa che verrà posta in essere con la collaborazione dell’amico dott. Marco Serrao, fondatore e presidente della Fondazione Toto Morgana Onlus, unica fondazione che si occupa di prevenzione uro-andrologica e solidarietà, che ribadisco GRATUITA ED APERTA A TUTTI SENZA DISTINZIONI ALCUNE, di certo non sarà la prima né l’ultima a cui il sottoscritto parteciperà: basti ricordare la giornata di screening gratuiti per favorire la prevenzione del tumore alla mammella, in collaborazione con la LILT (Lega Italiana Lotta Tumori) e la dott.ssa Renne, così come molte altre iniziative sulle quali è inutile che mi dilunghi. La cosa grave è che purtroppo, ancora una volta, volutamente si confonde una normale giornata di prevenzione con la collaborazione con una Fondazione che da anni ne svolge di simili su tutto il territorio nazionale, Acri compresa, con un’attività diretta a porre in essere voto di scambio. Si tratta di un comportamento DOPPIAMENTE VERGOGNOSO ED OFFENSIVO. Anzitutto perché si dimostra di non conoscere in alcun modo le attività sanitarie e di prevenzione che vengono svolte da sempre e, in secondo luogo, perché una simile accusa viene proferita proprio da chi dovrebbe conoscere bene il meccanismo del voto di scambio.

Fino ad oggi, l’ho ribadito a più riprese, non mi sono mai permesso di tirare in ballo questioni personali. Ora però la misura è colma: l’ennesimo attacco personale ricevuto, è essere accusati di voto di scambio da parte di una coalizione che sostiene chi è INDAGATO DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI PAOLA PROPRIO PER CORRUZIONE e nello specifico PER AVER PROCACCIATO VOTI AD UN CONSIGLIERE REGIONALE AL FINE DI VEDER CONFERMATA LA SUA ASSUNZIONE NELLA SUA STRUTTURA. È un qualcosa che non posso tollerare. Si cerca la pagliuzza –inesistente- nell’occhio degli altri mentre si ignora la TRAVE presente nel proprio. Ad ogni modo qualora questi signori intendano percorrere le vie di giustizia facciano pure, noi siamo tranquilli e specchiati».