Acri: Paola Capalbo, le opposizioni hanno la memoria corta

di Portavoce del Sindaco

In un sistema politico democratico non c’è cosa peggiore del non poter smentire l’avversario.” Inizia cosi un comunicato dell’Assessore alla cultura, Paola Capalbo all’indomani della seduta del consiglio comunale.
La  democrazia ha le sue regole, scrive la Capalbo, e le regole vanno rispettate.
In Consiglio Comunale all’Assessore non è dato replicare ma il dibattito oltrepassa le pareti dei Palazzi di governo e si sviluppa nelle piazze e sulla carta stampata. Come fa chi ha retto e mal retto la nostra città (guai a chi regge e mal regge” scrive San Francesco di Paola ai potenti del suo tempo) a sostenere il contrario in Consiglio Comunale? Amministrare significa  prendersi  cura dell’organizzazione e della gestione di un ente.Chi ha amministrato prima di noi, e che adesso dai banchi dell’opposizione tuona contro la nostra incapacità amministrativa, nel passato si è preso cura della nostra Città? chi ha amministrato prima di noi che cosa ha fatto per risanare il diastrato bilanciodell’Ente? Che cosa ha fatto per impedire il disastro ambientale.del nostro territorio? Che cosa ha fatto per garantire il diritto alla salute dei nostri cittadini? Che cosa ha fatto per impedire Il suicidio demografico della nostra Città? Che cosa ha fatto per il miglioramento del nostro sistema viario? E’ sotto gli occhi dei nostri cittadini quello che ha fatto.
Ci rimproverano di spiegare il disastro del presente con l’incapacita’ e la mancata oculatezza del passato. Questi signori vogliono negare il fondamento del sapere scientifico cioè la relazione causa-effetto.
Questi signori vorrebbero presentare i disastri della nostra città come disastri naturali e non storici cioè causati da uomini che non hanno dimostrato amore, cura, attenzione e rispetto per un luogo, una memoria storica, un’identità culturale forte. Dai banchi dell’opposizione si dice con forza che l’Assessore alla Cultura vuole distruggere fare  crociate contro le due sacre istituzioni culturali, uniche depositarie del sapere sul territorio.
Ribadisco con forza e determinazione, la necessità di sviluppare, attraverso un processo di formazione lento,permanente ed incluisivo, tutte le grandi risorse umane presenti e tenute lontane negli anni dai signori che hanno gestito la Cultura nella nostra Città.
Auspico un grande cambiamento Acri Pandosia, Porta della Sila  si merita.
Infine, vorrei citare.uno scritto di Bob Dylan che recita
“Venite scrittori e critici
Che profetizzate con la vostra penna
E tenete aperti gli occhi
L’opportunità non verrà di nuovo
E non parlate troppo presto
Perché la ruota sta ancora girando
Ed è impossibile dire
Chi sta nominando
Perchè il perdente di ora
Dopo sarà vincente
Perché i tempi stanno cambiando”