Acri: Fase 2, così non va. Arrivano provvedimenti e multe

Mascherine assenti o indossate come sciarpe o scaldacollo. Gruppi di tre o quattro persone a spasso, intenti a passeggiare, correre o fermi a chiacchierare in mezzo alla strada. Spesso senza protezioni. Addirittura bambini intenti a giocare a palla in piazza Sant’Angelo o nella “Villa Gazebo”.

Dopo una Fase 1 in cui la Città di Acri ha dimostrato tutto il suo proverbiale senso civico, l’inizio della “Fase 2” da molti cittadini è stato scambiato per un “liberi tutti”. Ma con si non è, ed ecco che allora è arrivato un primo provvedimento del Sindaco che attraverso un ordinanza a ri-chiuso i bar, rimandando l’apertura al prossimo 18 Maggio.

Assembramenti, comportamenti indisciplinati ed addirittura caffè ed aperitivi serviti su tavolini, cosi come confermato anche dal primo cittadino, hanno portato al provvedimento di chiusura: “la misura sembra essere impopolare – afferma Capalbo – ma non è possibile assistere ad alcune scene. Il mio unico obiettivo è tutelare la salute dei miei concittadini ed i sacrifici fatti negli ultimi due mesi non possono essere vanificati”.

A mettere in guardia i cittadini acresi anche le forze dell’ordine, che nelle ultime ore hanno riscontrato parecchie violazioni al DPCM e sono stati costretti a sanzionare con multe da 400 fino a 3.000 euro, da aumentare fino a un terzo se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo e da raddoppiare in caso di recidiva.

“La Fase 2 non deve essere scambiata con un periodo nel quale improvvisamente tutte le restrizioni sono decadute. Sono ancora in vigore, con la sola differenza che alcune pratiche, come ad esempio l’attività sportiva o le visite ai congiunti, possono ora essere consentite purché attuate nel rispetto delle condizioni stabilite”. Questo il chiarimento delle forze dell’ordine che operano sul territorio comunale: “Invitiamo soprattutto i genitori dei minorenni ma anche gli anziani (categoria più a rischio) a ricordare che la “Fase 2″ non significa poter essere liberi di ritornare alla vita di tutti i giorni, ma questa è la fase più importante e bisogna affrontarla con il rispetto delle regole, per evitare che la curva di contagio possa avere un impennata e dunque ritornare alla Fase 1”.

“Poter svolgere attività motoria all’aperto non significa quindi poterlo fare in gruppo, né è ora consentito passeggiare senza metà al solo fine di svago: al contrario, il criterio corretto è oggi quello che occorre ancora rimanere a casa, per uscirne solo nei casi di comprovate esigenze lavorative, assoluta urgenza o motivi di salute”, specificano ancora i Carabinieri.

Vogliamo vanificare gli sforzi che abbiamo fatto? Vogliamo far finta che non sia accaduto nulla in questi due mesi terribili? Non lasciatevi tentare dal trasgredire perché altrimenti rientriamo in pieno nella Fase 1 con quelle situazioni devastanti, dolorose e terribili che abbiamo vissuto.