Acri e Valle del Crati, tumori in forte aumento


ACRI. “Le patologie tumorali sono così in forte aumento, sia in città che nell’intera valle del Crati, da assimilarli ad un’epidemia.” Quando Gianfranco Filippelli, oncologo primario presso l’ospedale di Paola e responsabile del centro Walter Marino di Cosenza, affiliato Lilt, lega italiana per la lotta contro i tumori, pronuncia queste parole, nella sala Falcone cala il gelo e tra gli intervenuti serpeggiano perplessità e paura. L’occasione per parlare di tumori la fornisce la Fidapa. Buona la presenza nonostante l’orario, 9,30, infelice. Si parla di cancro ma anche di prevenzione, di stili di vita, di alimentazione.

Dice Filippelli; “la prevenzione resta l’unica via per arginare questa terribile malattia, recatevi presso il centro Marino dove troverete specialisti per tutti gli ambiti. Purtroppo, aggiunge, quello alla mammella resta il più diffuso e ultimamente colpisce anche gli uomini.” Quindi le note raccomandazioni; “non fumare e mangiare sano.” Diversi i relatori, tanti i temi toccati. C’è anche il sindaco Tenuta; “è un argomento che in molti casi provoca paura ed apprensione ma che e’ bene affrontarlo piu’ spesso in modo che i cittadini siano sempre piu’ sensibilizzati ed informati. Purtroppo anche la citta’ di Acri non e’ immune da tali patologie che coinvolgono sia donne che uomini, l’amministrazione comunale puo’ fare poco se non redigere e fornire agli organi preposti, in collaborazione con i medici di base, i dati relativi ad ogni anno, caso per caso al fine poi di inserirli in un apposito registro dei tumori. Qualche anno fa e’ stato redatto un report in cui venivano indicati tipi di tumori, l’eta’ delle persone colpite e addirittura anche la zona di residenza, sarebbe, quindi, opportuno dopo alcuni anni che venissero resi noti i nuovi dati per avere un nuovo quadro e capire cosa e’ successo in questi anni e se la situazione e’ peggiorata o migliorata e quali evidentemente le forme neoplastiche piu diffuse al fine, poi, di prendere le contromisure.

Particolare attenzione dovremmo rivolgerla all’inquinamento ambientale provocato da associazioni malavitose senza scrupoli o da cittadini irresponsabili che depositano rifiuti pericolosi laddove non si dovrebbe. Tutti insieme, istituzioni e cittadini dobbiamo evitare che la Calabria diventi una seconda terra dei fuochi. Ben vengano, quindi, questi eventi che ci mettono in guardia su come comportarci e quali precauzioni prendere.”

 

fonte: Bisignano In rete