Acri- Capalbo: “Le mie proposte alla Fondazione Padula”

In vista dell’edizione del Premio letterario Padula, in programma nel prossimo autunno, l’Assessore alla Cultura, Maria Paola Capalbo, ha scritto una lettera aperta alla Fondazione “Padula”. Carissima Fondazione Padula, Le scrivo questa lettera aperta per manifestarLe, alcune proposte relative all’organizzazione della prossima edizione del Premio Padula. Sicuramente verrà detto che i finanziamenti stanziati dalla Regione Calabria per l’Evento, sono finalizzati ed intoccabili. In qualità di Assessore alla Cultura, Pubblica Istruzione, Tutela e Salvaguardia del centro storico, Le propongo di organizzare un’edizione alternativa dello stesso Premio. La Fondazione sa bene che l’Assessore alla Cultura non ama i Premi letterari, inutili passerelle legate alle mode letterarie del momento, parate di stelle, a volte cadenti, che pagate vengono ad illuminarci per qualche minuto (con parallela ripresa istantanea di qualche televisione regionale), costringendo i nostri studenti, utilizzati come “pubblico in sala”, a leggere testi “imposti” e spesso lontani dalle loro vere passioni. Queste manifestazioni spettacolari non creano cultura vera, sofferta e profonda. Sono eventi “a priori”, proposti dall’alto. L’Assessore alla Cultura, hegelianamente, crede allo sviluppo culturale che viene dal “basso”, dai “lenti” processi di Istruzione affidata alla Scuola Pubblica, alle Biblioteche, al territorio inteso come “appartenenza”, “storia”, “pensiero”, “paesaggi” e “memoria”. Cara Fondazione, chiediamo insieme, questa volta, un finanziamento per un “Premio alla Città di Acri” che abbia come fine: rendere accessibile a tutti Palazzo Padula, eliminando le barriere architettoniche; realizzare l’ascensore interno al palazzo; rendere accessibile il Palazzo sia da via Padula che da via San Francesco; realizzare un Centro di aggregazione permanente per giovani e meno giovani. Con vivo spirito di collaborazione, cordialmente.