L’aliquid novi

di Innovatori della politica

Molti concittadini sono a conoscenza che, da circa un anno, i ragazzi del gruppo “Innovatori della Politica” intervengono sui quotidiani locali per porre all’attenzione della cittadinanza dubbi e perplessità sull’azione politica dell’attuale amministrazione comunale. In realtà, lo scopo che il gruppo in oggetto si prefiggeva fin dalle sue origini era quello di sottolineare anche le cose positive realizzate dalla politica comunale. L’insufficienza dei risultati raggiunti dall’amministrazione Capalbo in questi primi venti mesi ci ha condotto, inevitabilmente e nostro malgrado, ad assumere un ruolo sempre più critico e meno generoso verso chi governa le sorti del territorio. Anche oggi abbiamo alcune domande da porre all’attenzione dell’attuale classe dirigente locale anche se siamo sempre più convinti che, alla solita pacatezza ed argomentazione delle nostre questioni, non arriverà alcuna risposta.

Abbiamo già scritto della promessa tradita dal Sindaco,all’indomani delle elezioni, di non realizzare l’ufficio legale (primo punto inserito nel suo programma elettorale) e della sua volontà di sostituirla col meccanismo delle short-list. Tale sistema avrebbe dovuto garantire, secondo il primo cittadino, trasparenza e rotazione nella scelta del professionista incaricato oltre che ad assicurare un risparmio economico per l’ente dal momento che, la scelta del legale affidatario, avrebbe dovuto essere vincolata al criterio dell’offerta economica. Ci dispiace notare, però, che anche su questo punto qualcuno ha cambiato nuovamente idea tradendo le sue originarie intenzioni. Infatti, come si evince dal verbale di Giunta del 19.02.2019, il criterio dell’offerta economica “non sarà più vincolante per l’amministrazione la quale effettuerà una valutazione complessiva e discrezionale, tenendo conto dei profili dei singoli professionisti”. Valutando questo nuovo cambio di rotta, ci saltano in mente le parole di un ex consigliere d’opposizione che, solo qualche anno fa, criticava la precedenteamministrazione accusandola di abusare dello strumento dell’affido diretto e di conferire incarichi legali con eccessiva discrezionalità. Peccato che quel consigliere d’opposizione sia stato eletto, nel mentre, Sindaco di questo paese e si appresti a continuare la medesima prassi, da egli tanto avversata, senza alcuna distinzione. Ma viepiù. Era lo stesso Sindaco che in campagna elettorale proferiva l’intenzione di voler affidareincarichi legali (sempre fino alla costituzione dell’ ufficio legale)solo ad avvocati di Acri. Ebbene, il verbale di cui trattasi, per tutta coerenza, affida incarichi legali ad un professionista di Montalto Uffugo. Riepilogando: niente ufficio legale, niente short-list, niente criterio dell’offerta economica quindi risparmio per l’enteed incarichi legali elargiti anche professionisti estranei al territorio. Esattamente l’esatto contrario di quanto promesso.

La questione incarichi legali non è l’unico elemento di concordanza rispetto al passato. Il “Piano Neve”, come visto in occasione dell’ultima precipitazione nevosa che ha interessato il territorio, altro non era che la mera riproposizione dei soliti strumenti del passato, venduta per una novità che si è dimostrata totalmente inesistente, oltre che priva di efficacia per il territorio. A detta di molti operatori del settore, scellerata è stata la scelta di essere partiti con estremo ritardo rispetto all’inizio del fenomeno nevoso. Anche in questo caso le responsabilità sono state, però, addebitate al dissesto ed all’errato livello di allerta della protezione civile anziché costituire, come avrebbe dovuto essere, un motivo di riflessione su cosa, in realtà, non ha funzionato e su cosa dovrebbe migliorarsi per il futuro. Anzi, la vicenda ha dato sbocco, per l’ennesima volta, agli attacchi impersonali profusi del Sindaco e dai suoi sodali su Facebook nei confronti di qualche cittadino che aveva osato lamentarsi per la situazione di criticità esistente sul territorio. Questi attacchi costituiscono l’aliquid novi rispetto al passato perché, nessuno dei Sindaci precedenti esordiva con post dal seguente tenore: “per alcuni scrivere è un bisogno, quello di dire agli altri: esisto! Nella storia sociale e politica di questo paese non sono stato una meteora. Io esisto”. 

Queste espressioni dimostrano, a nostro avviso, che chi ci amministra è inadatto al ruolo che gli abbiamo democraticamente conferito perché, evidentemente, non ha le spalle abbastanza grandi per sopportare le critiche e soffocare i suoi primordiali istinti.

In questa preoccupante situazione emergono spiragli di luce. Un plauso particolare e sentito va fatto alle associazioni che, a San Giacomo e ad Acri, in occasione del Carnevale, hanno regalato gioie e sorrisi a tanti bambini nonché ai carristi che, con spirito di sacrificio ed abnegazione, portano avanti una tradizione che sta diventando un vero e proprio fiore all’occhiello della nostra comunità. Sono questi eventi che ci regalano la convinzione che su questo territorio ci sia ancora una speranza di vero, e non finto, cambiamento e che ci danno la forza di continuare a credere che il futuro sia migliore del presente.